Omicidio di camorra: la vittima era nipote di Francesco Fenicia, detto “Formaggino”, ucciso ad Orta di Atella nel 2006

Ferdinando Fenicia, l’uomo ucciso e il cui cadavere è stato ritrovato crivellato di colpi di arma da fuoco all’ uscita dell’asse Mediano, era il nipote di Francesco Fenicia, esponente del clan Moccia ucciso nel 2006 ad Orta di Atella. Poco prima erano stati uccisi altri due pregiudicati del clan di Afragola in via Toscanini.

Ferdinando Fenicia, trovato privo di vita all’uscita della superstrada nel territorio comunale di Orta di Atella, era il nipote di Francesco Fenicia, soprannominato “Formaggino”, ammazzato nel 2006 con decine di colpi di arma da fuoco lungo la strada provinciale che collega il borgo di Casapuzzano a Marcianise. L’uomo, di Grumo Nevano, era un esponente di spicco del clan Moccia e il suo omicidio seguì quello di altri due pluripregiudicati che da tempo vivevano sul territorio ortese. Fu una stagione di violenza per Orta di Atella e a quel periodo, in cui cominciava a registrarsi la cementificazione selvaggia, un giovane descrisse la sua città come “sangue e cemento”.

 

La ricostruzione del movente

Per ricostruire il movente dell’assassinio di Fernando Fenicia, di 37 anni, il cui corpo è stato rinvenuto ieri intorno alle 12.30, si stanno cercando presunti collegamenti con i due recenti omicidi di camorra consumatisi nell’arco di 48 ore.

Lo scorso sabato è stato ucciso a Mugnano Giovanni Pianese, un uomo che lavorava al mercato ittico, mentre domenica ad Acerra è stato ammazzato Vincenzo Mariniello, ritenuto il capo dell’ omonimo gruppo criminale.

La vittima, di Grumo Nevano, aveva precedenti per reati finalizzati allo spaccio di droga e i carabinieri della compagnia di Marcianise che indagano sull’ omicidio, stanno ricostruendo le ultime ore dell’uomo, prima che venisse trovato senza vita a pochi metri da un’auto, presumibilmente la sua, data alle fiamme ritrovata con alcuni fori di proiettile nella portiera.

Non si esclude nessuna ipotesi al momento, anche se la modalità adottata per l’omicidio non lascia dubbi alla chiara matrice camorristica.

L’uomo era conosciuto ad Orta di Atella, dove per un breve periodo aveva gestito i gonfiabili del parco giochi.

 

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