Nel bel mezzo della stagione della dichiarazione dei redditi, molti non sanno che le spese sostenute dal nutrizionista possono essere detratte.
Quante volte, parlando di salute, benessere, medicina, alimentazione e comportamenti da tenere, vi abbiamo invitato a consultare esperti del settore come dietologi e nutrizionisti? Sempre. Crediamo fermamente che, su questi temi, ci si debba affidare solo e soltanto agli esperti. Ancor di più oggi che le spese sostenute per le visite e i consulti con il nutrizionista possono essere detratte. Ecco come.
Specializzato nella scienza dell’alimentazione, il nutrizionista aiuta le persone a comprendere l’importanza di una dieta equilibrata e personalizzata, contribuendo a migliorare la loro qualità di vita. Il nutrizionista elabora piani alimentari su misura, che possono aiutare a gestire condizioni specifiche come diabete, obesità, allergie alimentari e malattie cardiovascolari.
Dunque, si tratta di un vero e proprio professionista del settore che, evidentemente, ha una parcella e un onorario che dev’essere pagato. Oggi, fortunatamente, questa spesa può anche essere detratta dalla dichiarazione dei redditi. Si tratta sicuramente di una possibilità molto gradita ai contribuenti. Siamo nel bel mezzo della stagione della dichiarazione dei redditi e un po’ tutti siamo sommersi da scartoffie e certificazioni uniche.
Ma, ovviamente, l’obiettivo di tutti è cercare di pagare i giusti importi, per ciò che concerne le tasse. E detrarre ciò che si può detrarre. Chiaramente, per tutto questo, vi invitiamo sempre a consultarvi con commercialisti, consulenti del lavoro e CAF e Patronati.
Tutto ci gioca attorno al Modello 730 precompilato che, un mese e mezzo fa circa, l’Agenzia delle Entrate ha messo a disposizione di cittadini e contribuenti per la dichiarazione dei redditi. Com’è noto, il termine ultimo per la presentazione del nostro 730 è fissato al 30 settembre. E tutti dovrebbero sapere che, in questo fondamentale documento, possono essere detratte anche le spese sostenute dal nutrizionista.
Le spese sostenute per le visite presso biologi-nutrizionisti sono detraibili infatti dall’IRPEF. Queste spese rientrano tra quelle sanitarie che godono di uno sconto del 19% sull’imposta, purché siano direttamente rese alla persona. Non è richiesta una prescrizione medica per ottenere la detrazione, che si applica con una franchigia di 129,11 euro.
Per usufruire della detrazione, il contribuente deve conservare la documentazione che attesti il pagamento delle prestazioni sanitarie. Tale documentazione può essere costituita da ricevute fiscali o fatture rilasciate dagli specialisti accreditati al SSN, ticket per prestazioni rese nell’ambito del SSN, o ricevute di pagamenti effettuati tramite banca o carta, specificando il professionista e i dettagli della prestazione.
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