Categories: Cronaca

A San Cipriano D’Aversa, nuovo Comandante della Polizia Municipale è donna

Il nuovo comandante della Polizia municipale di San Cipriano D’Aversa che prenderà servizio giovedì 3 maggio è una donna.

Si chiama Assunta Colasanto, di Torre del Greco ed è ex maresciallo di Castellammare di Stabia. Da giovedì 3 maggio sarà a capo della Polizia municipale di San Cipriano D’Aversa. E’ stata selezionata nell’ambito di un concorso per titoli e meriti promosso dall’amministrazione comunale guidata dal sindaco Vincenzo Caterino. Un concorso, ambito da oltre cento aspiranti provenienti da tutta la Campania, a cui hanno partecipato però solo 60 concorrenti in possesso dei requisiti di accesso e, di questi, solo sei hanno superato la prova scritta. Una dura prova esaminata da una commissione in parte esterna, con la massima trasparenza e legalità, costituita dal segretario comunale di San Cipriano d’Aversa, dal Comandante dei Vigili Urbani di Santa Maria Capua Vetere e da Bruno D’Urso, ex coordinatore vicario del GIP del Tribunale di Napoli.

Caterino: “Passo verso la normalità”

Questo – commenta il primo cittadino Vincenzo Caterino – è il primo passo per cercare di rendere più folto ed efficiente il corpo della polizia municipale di San Cipriano d’Aversa in termini di viabilità. Ovviamente siamo solo all’inizio ma questo è un piccolo contributo ad un paese che soffre, ormai da decenni, di carenza di organico”.

Poco organico e sede nella villa confiscata

Il nuovo comandante non troverà una situazione facile da gestire. Secondo la pianta organica sarebbero necessari 22 agenti ma sarebbero sufficienti per ripartire anche solo 16 agenti, almeno quelli che c’erano fino a qualche anno fa. Se ne contano invece solo tre ed il numero è decisamente irrisorio rispetto alla quantità di lavoro e di controlli che la polizia municipale dovrebbe fare. Il piano traffico è solo uno dei tanti compiti. La sede dei caschi bianchi sanciprianesi, dal 2015, è in un bene confiscato, ex proprietà del camorrista Giuseppe Caterino alias «Peppinotto», in via Michelangelo Diana. Il cambio di sede, si rese necessario per far risparmiare alle casse municipali circa 8mila euro di fitto.

redazione

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