Qual è il colore dell’Universo? A questa domanda apparentemente semplice non è mai stata data risposta dagli astronomi fino ad ora.
Quando guardi il cielo notturno, è facile pensare che l’Universo sia un infinito mare di oscurità. Ma se si misurasse la luce visibile di tutti i corpi celesti, quale sarebbe il suo colore medio? Le tonalità vivaci del blu, del rosso, del verde e del viola sembrano dipingere l’immagine di un cosmo infinitamente diverso e maestoso.
Ma questi colori sono una rappresentazione fedele della realtà? Alcuni ricercatori hanno rivelato la scienza dietro il “Cosmic Latte” e le tecniche all’avanguardia utilizzate per catturare la vera tavolozza dell’Universo.
Nel 2002, la 2dF Galaxy Redshift Survey australiana, la più grande indagine sulle galassie mai effettuata all’epoca, catturò gli spettri visibili di oltre 200.000 galassie provenienti da tutto l’universo osservabile. Combinando gli spettri di tutte queste galassie, il team di Baldry e Glazebrook è stato in grado di creare uno spettro di luce visibile che rappresentava accuratamente l’intero universo, noto come spettro cosmico.
Lo spettro comico “rappresenta la somma di tutta l’energia nell’universo emessa a diverse lunghezze d’onda ottiche della luce”, hanno scritto Baldry e Glazebrook in un documento online separato e non sottoposto a revisione paritaria nel 2002 basato sulla loro scoperta. Lo spettro cosmico, a sua volta, ha permesso loro di determinare il colore medio dell’universo. I ricercatori hanno utilizzato un programma computerizzato per la corrispondenza dei colori per convertire lo spettro cosmico in un unico colore visibile agli esseri umani.
Non sapevano che la loro ricerca avrebbe portato a una rivelazione sorprendente. Misurando lo spettro cosmico, che rappresenta l’energia totale emessa a diverse lunghezze d’onda ottiche della luce, hanno scoperto che il vero colore dell’universo è una tonalità di beige, giustamente chiamata “Cosmic Latte”. Non è sorprendente, considerando che la luce bianca è il risultato della combinazione di tutte le diverse lunghezze d’onda della luce visibile.
Il team ha approfondito la ricerca e ha scoperto che i colori si sono evoluti nel tempo. Circa 10 miliardi di anni fa, il cosmo aveva una leggera tonalità blu, attribuita alla brillantezza delle stelle giovani e calde. Tuttavia, quando le giganti rosse sono diventate più diffuse e la nascita di nuove stelle è diminuita a causa della diminuzione di gas interstellare, la tavolozza dei colori si è spostata verso i toni più caldi che vediamo oggi.
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