La misoginia nel Regno Unito verrà considerata a tutti gli effetti come una forma di terrorismo, ecco cosa sta succedendo e perché
Il Ministro dell’Interno Yvette Cooper ha dichiarato che la misoginia in Regno Unito verrà considerata come un atto di estremismo paragonabile al terrorismo.
La misoginia, da μισέω misèō, “odiare” e γυνή gynḕ, “donna”, è etimologicamente l’odio nei confronti delle donne, manifestato nei confronti del sesso femminile da uomini o anche da altre donne.
Rientrano nella misoginia la discriminazione sul posto di lavoro, le molestie sessuali, gli stupri, le violenze, gli insulti online, l’oggettivazione sessuale, il femminicidio e tutto ciò che viene messo in atto per fare sentire la donna inferiore all’uomo, inutile, il sesso debole, un oggetto di proprietà dell’uomo o una vittima.
Le ideologie dannose affondano le loro radici nella società e la avvelenano, compromettendo anche il futuro, ovvero ciò che crescerà su quel terreno. Ecco perché Yvette Cooper ha preso una posizione piuttosto netta contro la discriminazione di genere. L’odio verso le donne, secondo lei, è da considerarsi a tutti gli effetti dannoso e velenoso per la società, proprio come i movimenti terroristici e come tale va debellato.
Yvette Cooper ha sottolineato come il fenomeno stia sfuggendo di mano online e come la misoginia metta a repentaglio la democrazia.
Per un piano d’azione efficace servono le giuste analisi preliminari, ecco perché il ministro e i suoi collaboratori stanno mappando e monitorando le tendenze estremiste per poter identificare le lacune a livello politico che devono essere colmate per reprimere coloro che incitano all’odio e alla violenza.
Ecco le parole di Yvette Cooper:
“Ho incaricato il Ministero degli Interni di condurre un’analisi sull’estremismo, per mappare e monitorare le tendenze estremiste, per comprendere le prove su ciò che funziona per sconvolgere e intrattenere le persone lontano dalle opinioni estremiste e per identificare eventuali lacune nella politica esistente che devono essere affrontate per reprimere coloro che promuovono convinzioni e violenze dannose e odiose.”
“Questo lavoro sosterrà un nuovo approccio strategico da parte del governo per contrastare l’estremismo, lavorando a stretto contatto con le comunità per creare consenso e slancio per i nostri piani”
Una revisione politica che speriamo porti a dei risultati concreti, come anche la revisione delle norme che ne deriverà.
Il commissario capo della Metropolitan Police, Sir Mark Rowley, ha a sua volta definito la violenza sulle donne un pericolo per la sicurezza del Paese che non va assolutamente sottovalutato, soprattuto considerato che dall’inizio dell’anno le vittime di femminicidio in Gran Bretagna sono state 50.
I numeri parlano chiaro: ci sono delle lacune da colmare, e bisogna individuare i deterrenti più efficaci affinché questa tendenza subisca un cambiamento di rotta, che si tratti di inasprire le pene o lavorare affinché i giovani prendano posizione contro la misoginia invece che radicalizzarsi.
Includere la misoginia come atto terroristico implica maggiore possibilità di azione da parte della polizia, dando nuovi strumenti agli ufficiali come interrogatori e fermi più lunghi e la possibilità di congelare introiti e beni degli indagati.
Speriamo che l’analisi e la presa di posizione del Regno Unito diano risultati favorevoli e che altri Paesi seguano presto l’esempio inglese.
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