Nco, aperto tavolo tecnico per soluzione. Da De Luca impegno formale e pubblico

Nco, aperto tavolo tecnico per soluzione. Da De Luca impegno formale e pubblico. Chiusura del ristorante rinviata. Si pensa all’intero sistema dei budget di salute.

Il ristorante pizzeria sociale Nuova Cucina Organizzata di Casal di Principe non deve chiudere. Il presidente della regione, Vincenzo De Luca si è preso l’impegno di trovare una soluzione che soddisfi le esigenze. Intanto nella lunga riunione tenutasi oggi a Napoli tra De Luca ed i rappresentanti della Nuova Cooperazione Organizzata (cui la cooperativa Agrpol che gestisce il ristorante di Casal di Principe, aderisce) guidata da Simmaco Perillo, si è deciso di aprire un tavolo tecnico e le interlocuzioni necessarie per scongiurare la chiusura del ristorante diventato simbolo del riscatto, salvare il sistema del budget di salute e aiutare nel contempo tutte quelle realtà che gestiscono beni confiscati e budget di salute. La chiusura del ristorante che era stata annunciata per oggi, 7 gennaio, è nel frattempo stata rinviata al giorno 30 sperando che si possa nel frattempo trovare la copertura economica e deliberare un nuovo provvedimento che metta al riparo l’intera esperienza. Innanzitutto equiparandone le modalità di pagamento a quelle degli altri interventi socio sanitari, e prevedendo quegli strumenti che, come l’istituzione di un albo regionale dei cogestori, possano garantire, nel rispetto delle normative vigenti, la piena legalità, trasparenza e sostenibilità del sistema.A rischio ci sono, infatti, anche altre cooperative che come la Nco, vantano crediti dai Comuni da almeno tre anni per diverse migliaia di euro. Il percorso di reinserimento socio lavorativo dei soggetti vulnerabili, che in Campania si associa anche a un virtuoso modello di gestione dei beni confiscati, è possibile solo insieme alle istituzioni.

“Non chiudiamo per dimostrare fiducia “

“Non chiudendo oggi vogliamo dimostrare la fiducia che proponiamo nello Stato, dando la nostra piena collaborazione per una risoluzione della vicenda che non riguarda solo la Nuova Cucina Organizzata”, fanno sapere dalla Nuova Cooperazione Organizzata. L’impegno è anche per le altre cooperative coinvolte, ma innanzitutto le persone che usufruiscono del budget di salute e il modello di welfare che questa Regione intende perseguire. “La Nuova Cucina Organizzata – dichiara Antonio De Rosa, presidente della cooperativa sociale Agropoli – per il momento non chiude e crede nella promessa pubblica fatta dal Presidente della Regione Campania, nella risoluzione della vertenza sollevata e per il rilancio del sistema dei budget di salute”

Cgil: “Situazione complessa ma fiduciosi”

“Quella di stasera non sara’ l’ultima cena della Nuova Cucina Organizzata. Dall’incontro di oggi – spiega la Cgil Campania che ha partecipato, con una una propria delegazione, alla riunione con De Luca – e’ emersa la volontà’ di rispondere in tempi certi ai bisogni economici derivanti dai budget di salute, chiamando alle proprie responsabilità’ Comuni e Consorzi rispetto ai mancati pagamenti nei confronti delle cooperative sociali”. “La trattativa resta complessa – evidenzia il sindacato – per la valutazione di quelle cooperative che agiscono nel settore socio sanitario con effetti verificati e verificabili. La Regione Campania non vuole aprire un percorso che potrebbe agevolare chi vuole lucrare in questo settore per ottenere finanziamenti pubblici, riconoscendo l’efficienza e l’efficacia dell’attivita’ svolta di Nco, per la quale si e’ dichiarata disponibile a consentire la continuita’ operativa con l’anticipo dei fondi necessari alla prosecuzione delle attivita’. Inoltre, a partire dal prossimo 16 gennaio si avviera’ un tavolo tecnico che avra’ il compito di rendere strutturali, con una specifica normativa, i pagamenti alle cooperative che operano in ambito socio sanitario come avviene con quelle sanitarie. La Cgil Campania e’ fiduciosa che questo percorso possa portare ad un nuovo modello nella gestione dei beni confiscati e continuera’ a seguire da vicino la vertenza fino alla sua completa risoluzione”.

 

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