“Massima attenzione, il virus è tutt’altro che sconfitto” lo ha detto il ministro della Salute Roberto Speranza intervenuto al premio don Diana a Casal di Principe.
I focolai di Mondragone, ma anche quelli del Veneto, Roma e Bologna, mantengono alta l’attenzione sulla questione seconda ondata di coronavirus in Italia. Secondo il ministro Roberto Speranza è “fondamentale rispettare le regole e non abbassare in alcun modo la guardia. Il virus non è stato sconfitto”. Il ministro è intervenuto al premio don Diana, istituito nel 2011 nel ricordo del prete ucciso per mano della camorra nel 1994. Lo stesso ministro della Salute non si è sbilanciato sulla possibilità che ci possano essere ulteriori restrizioni in Italia in caso di altri focolai: “Eravamo preparati a questa evenienza, sapevamo che poteva accadere. A Mondragone siamo intervenuti tempestivamente, così come in altri casi, ma quello che è fondamentale è il rispetto delle tre regole: distanziamento sociale, mascherine e lavaggio delle mani”.
Mentre sulla questione Tso per chi non vuole sottoporsi a cure mediche nonostante sia contagiato il ministro ha detto: “Già oggi se una persona positiva non rispetta le norme è punibile con il carcere fino a 18 mesi. Stiamo lavorando in queste ore su come rafforzare queste misure. Ma la mia personale opinione è che per vincere la sfida serve la persuasione”. Tra i premiati c’era anche il professor Paolo Ascierto ed il suo team che è intervenuto sull’emergenza covid e sulla possibilità che in Italia ci sia una seconda ondata: “Il virus lo abbiamo isolato solo a dicembre scorso e di certo non ha perso di potenza, non possiamo abbassare la guardia in alcun modo”.