Il ministro della salute Giulia Grillo interviene sul caso dell’ospedale di Sessa Aurunca posto sotto sequestro, dopo l’accertamento dei Nas seguito all’inchiesta sull’assenteismo di medici ed impiegati amministrativi. Indagati e sottoposti all’obbligo di firma vari dirigenti medici. Base dell’organizzazione il reparto di Rianimazione.
Il ministro Grillo: “Licenziamento in tronco e risarcimento danni”
“In questi casi serve il licenziamento in tronco e la richiesta di risarcimento danni”: così il ministro della salute Giulia Grillo interviene sull’eclatante inchiesta giudiziaria che ha travolto il personale dell’ospedale di Sessa Aurunca. “E’ deprimente vedere la sanità
pubblica usata come un bancomat e per farsi gli affari propri come
accaduto all’ospedale di Sessa Aurunca”, aggiunge Grillo, sottolineando che “non è la prima volta”. Immediato il riferimento al caso del primario che ha chiuso il reparto per festeggiare, fatto accaduto all’ospedale del Mare di Napoli. “In questi casi serve il licenziamento
in tronco e la richiesta di risarcimento danni – ha affermato il ministro alle telecamere di Sky Tg 24 – è un insulto agli italiani onesti“.
Tra assenteismo e assenza di licenza, la brutta giornata del San Rocco
Brutta pagina di storia quella che ha coinvolto ancora una volta la sanità campana. Ieri prima la notizia
dell’assenteismo di dirigenti medici, che avrebbero agito attraverso una vera e propria organizzazione interna, poi l’ispezione dei Nas che hanno rilevato una serie di inadempienze soprattutto rispetto agli standard igienici da rispettare. Addirittura una sala è stata trasformata in modo arbitrario in sala parto.
I sigilli ad un ospedale sono di certo un fatto gravissimo che ancora una volta ha portato la provincia di Caserta alla ribalta della cronaca nazionale per fatti scandalosi nella gestione dei servizi pubblici. Dopo lo scandalo dell’ospedale civile di Caserta con l’infiltrazione accertata del clan Zagaria, quello di Sessa Aurunca ha finito per rendere ancora più vergognoso il quadro della sanità della Campania.