I Nas sospendono il servizio mensa e i genitori per protesta lasciano i figli a scuola oltre l’orario delle lezioni. Intervenuti i carabinieri.
I Nas sospendono il servizio mensa al plesso Ferrara e i genitori di alcuni bambini si rendono protagonisti di una scioccante protesta. Contro la sospensione della refezione scolastica e la conseguente riduzione dell’orario previsto per le attività didattiche, due giorni fa, hanno deciso di non andare a prendere figli a scuola alla fine delle lezioni, anticipata alle 14 come da regolare comunicazione della dirigente scolastica della direzione didattica, Maria De Marco.
Ma cosa era accaduto? Un blitz dei Nas e dell’Asl per accertare la regolarità della refezione scolastica aveva messo in evidenza alcuni aspetti non conformi alla normativa e da qui era seguita la sospensione del servizio con l’indicazione di una serie di prescrizioni alle quali la ditta vincitrice dell’appalto si sarebbe dovuta adeguare nel giro di qualche giorno. Nell’attesa che si potesse ripristinare l’attività, la dirigente non aveva potuto fare altro che disporre una riduzione dell’orario. E cosa hanno pensato di fare, invece, alcuni genitori? Di protestare lasciando i bambini a scuola, per ottenere l’accoglimento della loro richiesta: prevedere la colazione al sacco al posto del pasto preparato dalla mensa.
Una condizione ritenuta non applicabile sotto il profilo normativo che ha spinto i genitori all’ azione plateale. I bambini, dopo quasi un’ora di attesa, hanno cominciato a spaventarsi e a seguito della segnalazione dei docenti, che sono rimasti con gli allievi ben oltre la fine del proprio turno di lavoro, la dirigente ha richiesto l’intervento dei carabinieri della stazione locale e del settore Servizi sociali del Comune. Solo grazie all’intervento delle forze dell’ordine, i genitori, che intanto si erano riuniti a poca distanza dalla scuola, si sono convinti a troncare la protesta.
La dirigente De Marco ha subito però una vera e propria aggressione verbale, con offese gravissime. “Nun si’ bon”, hanno affermato, fra le altre ingiuste accuse, alcune mamme. Non è la prima volta che accade, eppure i problemi che De Marco si ritrova ad affrontare ogni giorno, alla guida della scuola più numerosa della provincia, con duemila iscritti, di certo non dipendono da lei, ma dalla scellerata gestione comunale degli ultimi anni. Dall’assenza di spazi coerenti con l’incremento demografico al raddoppio dei costi della refezione scolastica, le responsabilità sono di natura amministrativa.
Alessandra Tommasino
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