Mentre è in corso il totonomi, le redini del museo sono momentaneamente nelle mani di Raffaella Docimo, che però sembrerebbe già pronta ad affidarle a un’altra persona
Ora che Alessandro Giuli è diventato il nuovo ministro della Cultura, riempiendo il posto lasciato vacante da Gennaro Sangiuliano, il museo Maxxi di Roma è rimasto provvisoriamente privo di una guida. L’ex giornalista del Foglio ha scelto di lasciare le redini in mano a Raffaella Docimo, il componente più anziano del consiglio della Fonazione Maxxi, almeno fino alla nomina del nuovo presidente, che non è detto avvenga in tempi brevi. La docente di Odontoiatria pediatrica presso l’Università Tor Vergata sembrerebbe però intenzionata a rinunciare alla reggenza a causa di alcune polemiche scoppiate negli ultimi giorni.
Le critiche mosse a Docimo
Proprio come Sangiuliano, anche Docimo è finita nel mirino dell’influencer Maria Rosaria Boccia, che le ha dedicato un messaggio sui social: “Anche questo curriculum mi sembra idoneo alla carica… Il senso della destra per la cultura, un’odontoiatra al Maxxi. Docimo è stata candidata con Fratelli d’Italia alle ultime europee, su chiamata di Arianna Meloni”. Anche la stampa nazionale ha posto l’accento sulla candidatura della professoressa alle europee, sottolineando che Boccia e Sangiuliano si sarebbero conosciuti proprio durante uno dei suoi eventi elettorali.
Il nuovo Ministro, #AlessandroGiuli, entrato in carica, ha lasciato libera la presidenza dell’istituzione museale del #Maxxi di Roma dove, anche qui con immediatezza, è stato sostituito da Raffaella Docimo, dentista di professione
Così Manuel De Rossi pic.twitter.com/NcaM6hClx7
— Vignettisti per la Costituzione🇮🇹 (@vignettisti) September 8, 2024
Docimo e l’ex ministro della Cultura sono amici di vecchia data (si conoscono dai tempi del liceo) e in passato il loro legame è stato oggetto di una interrogazione parlamentare portata avanti dai deputati Alessandro Caramiello e Pasquale Pensa per fare luce sulla nomina della docente a consigliera d’amministrazione del Maxxi. I due parlamentari hanno chiesto all’ex ministro se non ritenesse “opportuno nominare in seno al Consiglio di amministrazione della Fondazione Maxxi un profilo differente da quello della dott.ssa Docimo, essendo quest’ultima un’odontoiatra e dunque lontana dalla formazione in discipline umanistiche”. Quest’ultimo punto è stato ripreso negli ultimi giorni dalla stampa italiana per sollevare dei dubbi sulla reggenza di Docimo.
Potrebbe essere Maria Bruni a guidare (temporaneamente) il Maxxi
Se Docimo dovesse davvero farsi da parte, potrebbe essere la giornalista Maria Bruni (detta Emanuela) a prendere il suo posto. Anche lei è un membro del consiglio direttivo della Fondazione Maxxi, ma occupa pure la posizione di capo ufficio stampa dell’Ordine degli Architetti di Roma e provincia ed è stata consigliera comunale a Frascati. Nel suo curriculum ci sono anche esperienze alla Presidenza del Consiglio dei Ministri e in vari ministeri come dirigente e consulente alla comunicazione.
Il prossimo presidente del Maxxi
Proprio come Docimo, anche Bruni si limiterebbe a guidare il Maxxi fino alla nomina del prossimo presidente. Il totonomi è già iniziato e, secondo quanto riferito dall’Adnkronos, tra le figure che potrebbero essere prese in considerazione c’è quella di Umberto Croppi, ex assessore capitolino alla Cultura della Giunta Alemanno ed ex presidente della Quadriennale di Roma fino al 2023. Un altro nome molto gettonato è quello di Angelo Crespi, direttore della Pinacoteca di Brera, nonché docente e manager culturale di lungo corso. Per dirigere il Maxxi dovrebbe trasferirsi a Roma, perché al momento vive in Lombardia.
Sia Croppi che Crespi rappresenterebbero delle figure manageriali in grado di concentrarsi sullo sviluppo economico dell’istituzione museale, delegando eventualmente la parte culturale al direttore artistico.