Le immagini di Castel Volturno con il mare pulito fanno sorgere tante domande: perché nessuno affronta realmente il problema? Quali interessi ci sono?
Il mare completamente cristallino ammirato in questi giorni a Castel Volturno suscita rabbia e rammarico. Un mare così pulito farebbe gola a qualsiasi città del mondo, ma a Castel Volturno si ammira solo in rari casi. In questo specifico (con le immagini girate dal capo della protezione civile locale) la pandemia da coronavirus ha bloccato tante attività e quindi gran parte degli scarichi, mentre in altri casi è il grecale a dare una mano portando a largo i reflui che vengono scaricati in mare.
La pandemia, infatti, non ha fatto altro che porre in evidenza il quesito in questo momento, ma basta guardare la foto del 2017 pubblicata dal giornalista Vincenzo Ammaliato per rendersi conto che anche senza virus il mare a Castel Volturno può brillare di luce propria.
Ma allora qual è il vero problema dell’inquinamento del mare di Castel Volturno? E’ bastato un mese senza scarichi in mare per far diventare il mare del Villaggio Coppola uno specchio in cui ammirarsi. Ma il problema è molto più ampio. L’origine del ‘male’ viene dai Regi Lagni e della mancata depurazione delle acque, che permette lo scarico a mare i reflui delle fogne facendo diventare l’acqua in un ricettacolo di schifezze dal colore marrone. A queste condizioni è ovvio che non si possa sviluppare il turismo, a chi farebbe gola uno specchio d’acqua di quel colore?
Eppure in alcuni casi, nei rari casi in cui spira il grecale e l’acqua è calma, il mare di Castel Volturno torna ad essere una meraviglia. Ed è proprio per questo che sorgono tante domande: perché non ci si impegna per fare in modo che il mare di Pinetamare sia sempre pulito? E’ così complicato depurare le acque dei Regi Lagni? A chi giova questo stato di cose?
Un’altra domanda fondamentale che in tanti si pongono ma a cui le istituzioni non rispondono è questa: Cosa potrebbe portare a Castel Volturno e alla provincia di Caserta un mare così pulito?
La risposta pare abbastanza semplice, anche perché il Villaggio Coppola dopo la sua costruzione negli anni ’60 ha avuto un momento di estremo splendore, era diventata veramente la romagna del Sud ma con un potenziale nettamente superiore. Si faceva a gara per comprare o prendere in fitto una casa a Pinetamare, tutti volevano godere di quello splendore.
Oggi invece il mare di Castel Volturno e con esso anche quel poco di turismo che resta, è rilegato in Serie B o forse in qualche categoria ancora più bassa. Eppure 27 chilometri lineari di costa non si regalano a nessuno, il potenziale è smisurato ma le istituzioni preferiscono continuare a far diventare l’acqua marrone piuttosto che risolvere il problema.
Con un mare così pulito e con il rispetto costante della natura si potrebbe avere un vantaggio economico enorme. Non solo Castel Volturno ne gioverebbe ma l’intera provincia di Caserta. Basti pensare che Pinetamare è l’unica che può vantare un agglomerato urbano di 3 milioni di persone che distano solo 20 minuti di auto. Facendo il caso di Rimini il primo centro urbano importante si trova a 60 minuti di auto ed è Bologna.
A conti fatti rispettare la natura conviene a tutti, anche in termini economici. Con un mare pulito si rilancerebbe in modo assurdo l’economia locale diretta ed indiretta, ci sarebbero migliaia di posti di lavoro in più e benessere. In questo momento più che mai è necessario fare una profonda riflessione su questo aspetto e chiedersi: Ma perché nessuno fa niente? Perché i tanti annunci fatti dalla politica (di qualsiasi colore sia) non sono serviti praticamente a nulla?
Fabio Mencocco
Il mare di #Castel_Volturno come non l’avete mai visto. CHE SPETTACOLO
Pubblicato da ireporters.it su Martedì 7 aprile 2020
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