Mare inquinato, il WWF: “Odori nauseabondi, pronti a scendere in campo”

Prima il fiume Sarno, poi i Regi Lagni poi la foce dell’Agnena arriva la denuncia del WWF sull’inquinamento di mare e fiumi.

L’impressionante foto della foce dell’Agnena ha fatto il giro del web. L’inquinamento di canali, fiumi e mare solo 48 ore dopo il lockdown sta facendo montare la discussione politica e sociale. Sulla questione è intervenuto anche Piernazario Antelmi, delegato regionale del WWF Italia per la Campania: “Sono bastati pochi giorni dopo il lockdown ed è successo qualcosa di indescrivibile ed inaccettabile ai danni dell’ambiente e della natura in Campania”.

Anche Alessandro Gatto – coordinatore regionale della vigilanza ambientale volontaria del WWF Italia per la Campania – è intervenuto sulla vicenda: “Prima il fiume Sarno, poi i Regi LagnI ed infine il fiume Agnena si sono tinti dei colori tipici del peggiore inquinamento e gli odori nauseabondi, per esempio alla foce dell’Agnena, tra Castel Volturno e Mondragone, sono insopportabili. Abbiamo seguito a distanza (perché siamo ancora costretti a stare a casa per il rispetto del lockdown) le operazioni della Guardia Costiera e dei tecnici dell’Arpac che si sono recati alla foce dell’Agnena. Il WWF è pronto a scendere in campo sia con le proprie guardie volontarie, appena riceviamo le dovute autorizzazioni dalle Autorità, sia nella costituzione di parte civile nei processi contro i criminali che hanno prodotto questi disastri ambientali in così poco tempo. C’è da evidenziare che sicuramente si tratta, in tutti i casi di inquinamento del Sarno, dei Regi Lagni e dell’Agnena, di attività di aziende che non rispettano la legge, sia per la quantità di liquami, sia per la rapidità di sversamento degli stessi. Quindi siamo di fronte a reati ambientali molto gravi. Purtroppo è successo proprio quello che temevamo: il ritorno alla “normalità” avrebbe avuto conseguenze disastrose per l’ambiente”.

Lascia un commento