di Alessandra Tommasino
Biagio Lusini, ex sindaco, si ricandida alla guida di ” Teverola città”. L’annuncio dell’ennesima candidatura è stato accolto dal web con diversi commenti negativi, ma in tanti incoraggiano il suo ritorno. Qui il candidato spiega perché vuole riprovarci.
Biagio Lusini, sulla scena politica da circa un ventennio, sconfitto alle ultime elezioni amministrative del 2015, ci riprova e ritorna alla ribalta candidandosi sindaco, con la coalizione “Teverola città”. Dopo un lungo silenzio, è ricomparso con un restyling grafico della lista e il rilancio con le parole chiave “competenza”, “continuità”, “coerenza”. L’esordio della pagina sui social non è stato però dei migliori: se è vero che in tanti lo hanno accolto con entusiasmo, non sono mancati commenti del tipo: “È ora di andare in pensione”, “Il passato che ritorna, sveglia Teverola”, “Largo ai giovani ritirati”.
“Non è un problema mio, piuttosto di chi scrive – commenta Lusini – non so neanche se si tratti di persone di Teverola, ma ho deciso di lasciare tutto sulla pagina, senza cancellare nulla”.
A differenza di altre volte, Lusini adesso sembra entrato perfettamente nel ruolo del candidato inquadrato nei canoni dei tempi della comunicazione. “No, non posso parlare prima di inaugurare il comitato elettorale”, dice mantenendo la posizione rigida, fino a che però non gli viene chiesto come mai abbia deciso di ricandidarsi. “Perché c’è stato un black out dopo la mia sindacatura e per questo – dice – ho deciso di rimettermi in gioco, anche perché dopo anni di gestione amministrativa, nell’interesse del paese, credo di aver maturato le competenze giuste per poter guidare una città complessa ma ricca di potenzialità come Teverola”.
E a proposito degli avversari, con lo slogan “ Mai cambiato bandiera per Teverola”, cosa intende dire?
“Che io sono rimasto sempre al mio posto, gli altri invece, come Di Matteo prima e gli altri dopo (il riferimento è a Crescenzo Salve e Michele Cipriano, ndr) hanno fatto l’accordo con Gennaro Caserta”.
Ma chi sono i candidati di Lusini? Ci sono il valente giovane Carlo Aquilone, gli ex consiglieri di opposizione Sara Pellegrino, Pasquale De Floris, Gennaro Sasso. Ritorna dopo anni il medico di base Salvatore Barbato e si ricandida con Lusini anche Agostino Di Santo.
Lusini guarda i manifesti della sua sede elettorale e se ne compiace. “E’ bello questo verde!”, osserva.
E, anche se poi si rende conto di essersi sbottonato più del dovuto, un’ultima cosa la dice. “Se verrò rieletto – annuncia- la prima cosa che farò, sarà mettere insieme tutti i sindaci del territorio per cominciare a lavorare alla realizzazione della metropolitana a Teverola, così si potrà parlare di ambiente e sostenibilità. Esiste già il progetto approvato in variante, e adesso lo scoglio da superare è quello di trovare i soldi per poter passare alla fase di realizzazione”.
Bello, ma non è utopistico? “E’ sicuramente una bella sfida– risponde Lusini – ma ritengo che anche dagli enti locali debba arrivare l’impulso ad andare avanti nella realizzazione di interventi strategici con i quali poter incidere positivamente su sviluppo e ambiente”.
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