Liquami dell’azienda sparsi sui terreni vicini e scaricati nel fiume Volturno

di Veronica Vicario– Scaricava i propri liquami sui terreni vicini, i militari appartenenti alla Stazione Carabinieri Forestale di Pietramelara hanno fermato lo scempio.

Per M. A., titolare dell’azienda Agricola e Bovina di Roccamonfina, di 66 anni, è scattato il divieto di dimora nella Provincia di Caserta e il divieto temporaneo di esercitare l’attività imprenditoriale. Il provvedimento è stato richiesto della Procura dal GIP del Tribunale di Santa Maria Capua Vetere.

I Carabinieri Forestali hanno scoperto che M.A. scaricava i liquami direttamente su un’area sita in località Contrada Casillo e sul fondo agricolo denominato Località Ortenzio. A “Contrada Casillo”, dell’estensione di circa 3 ettari, i liquami erano stati sparsi e l’ingente quantità di rifiuti zootecnici ha determinato l’innalzamento di circa 1 metro e mezzo al di sopra del suo livello naturale. Sul fondo ‘Ortenzio”, di circa 1,50 ettari, oltre a spandersi sul terreno, tracimavano su un canale di scolo adiacente. E’ stato accertato infatti, che i rifiuti zootecnici andavano a finire anche nel fiume Volturno, oltre che in un bosco adiacente, con l’aggravante di essere la zona peraltro paesaggisticamente vincolata.

Lo spandimento dei rifiuti zootecnici provenienti dagli allevamenti bufalini non è di per se vietato, ma è vero anche che è normato dalla legislazione regionale in modo da evitare l’inquinamento dei fondi su cui esso viene effettuato. Il titolare avrebbe dunque, dovuto preventivamente comunicarlo, 60 giorni prima, al sindaco di Baia e Latina, dove sono ubicati i terreni, per consentire i controlli necessari. Le conseguenze ambientali derivate, secondo gli inquirenti, sono ora disastrose. Il letame gettato abusivamente ha perfino inibito la naturale ossigenazione del terreno e dunque la stessa vegetazione.

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