Nonostante i rischi e i tentativi fallimentari, si cerca ancora di raggiungere il Titanic: è in arrivo un nuovo sofisticato sommergibile
Il Titanic a distanza di decenni affascina ancora talmente tanto che i tentativi per cercare di raggiungerlo persistono nonostante la tragedia avvenuta appena un anno fa, quando il sommergibile Titan è imploso togliendo la vita ai passeggeri che erano a bordo, tra cui Stockton Rush, amministratore delegato di OceanGate Expeditions, ovvero l’azienda statunitense che aveva prodotto lo stesso sommergibile.
La risonanza mediatica dell’episodio è stata intensa, tanto che è in lavorazione addirittura un film basato proprio sull’avvenimento.
Non stupisce che dopo questa tragedia il settore delle esplorazioni sottomarine sia stato intaccato negativamente: i miliardari di tutto il mondo sono diventati più restii a salire su bolle sottomarine, pagando milioni per rischiare di morire nelle scure acque dell’oceano… ma possiamo dire che questo mercato non si sia estinto del tutto, anzi.
L’obiettivo è quello di rendere sempre più sicure le immersioni che conducono ai leggendari resti del Titanic, che si trovano a una profondità di oltre 3.800 metri da quel lontano giorno d’aprile del 1912.
Larry Connor, ricco imprenditore appassionato di esplorazioni, e Patrick Lahey, amministratore delegato di Triton Submarines nonché pilota di sommergibili, stanno lavorando insieme per realizzare un nuovo sommergibile più sicuro e affidabile, in grado di raggiungere il relitto.
Da quando i resti del Titanic sono stati scoperti nel 1985, sono stati esplorati più volte attraverso robot sottomarini e sommergibili con equipaggio, ma non si può negare che quanto avvenuto al Titan abbia rallentato bruscamente questo tipo di attività, spingendo le varie compagnie che organizzavano escursioni sottomarine a dover garantire maggiori standard di sicurezza.
Craig Barnett, direttore vendite di Triton Submarines, azienda che come abbiamo visto si sta prodigando per realizzare un nuovo tipo di sommergibile, ha sottolineato che quanto accaduto ha provocato un taglio netto agli ordini previsti, con una perdita di oltre 4 milioni di dollari e da quel momento è come se l’interesse verso questo tipo di avventura si sia totalmente spento, soffocato da una tragedia evitabile.
Il nuovo modello di sommergibile a cui stanno lavorando si chiama Triton 4000/2 Abyssal Explorer e tutto fa pensare che possa raggiungere senza complicazione i 4000 metri di profondità. Questo sommergibile può ospitare solamente due persone e vale la bellezza di 20 milioni di dollari.
Ecco la descrizione presente sul sito ufficiale di Triton Submarines:
“TRITON 4000/2 Abyssal Explorer è una piattaforma flessibile e ad alte prestazioni progettata specificamente per applicazioni professionali. La sua valutazione di profondità di 4.000 metri lo rende il sommergibile perfetto per viaggi ripetuti nell’oceano profondo. Le capacità del TRITON Abyssal Explorer sono semplicemente ineguagliabili.”
Ancora non sappiamo quando sarà pronto a tutti gli effetti né se le sue garanzie di sicurezza, date dai materiali di ultima generazione e tecniche all’avanguardia, saranno sufficienti per risollevare il settore dopo la tragedia del Titan che, stando a quanto emerso successivamente, da tempo era considerato a rischio. Pare, infatti, che già nel 2018 Rush fosse stato avvertito di possibili rischi di sicurezza, avvertimenti a cui nessuno ha voluto dare seguito.
L’obiettivo, quindi, è quello di realizzare un sommergibile 100% sicuro, sottoporlo a tutti i test del caso, e offrire al settore delle immersioni sottomarine un nuovo slancio, cancellando ansie e paure di investitori e passeggeri.
“Voglio mostrare alle persone di tutto il mondo che l’oceano non solo è estremamente potente, ma può anche essere meraviglioso e divertente, e può davvero cambiare la vita se lo si esplora nel modo giusto.”
Ha spiegato Larry Connor al Wall Street Journal, raccontando cosa lo ha spinto a investire denaro e fatica in questo progetto ambizioso.
Non resta che scoprire se Triton 4000/2 Abyssal Explorer sarà all’altezza di questa missione o se il caso mediatico del Titan ha scritto per sempre la parola fine alla curiosità, a tratti morbosa, che il Titanic suscita ormai da 112 anni.
Ovviamente, la scoperta di tecnologie sofisticate come quella del Triton, aprirebbe nuovi potenziali scenari, rendendo accessibili le profondità oceaniche, andando ad offrire un importante contributo a livello scientifico e tecnologico in generale. Ad esempio, materiali e tecnologie simili potrebbero cominciare ad essere applicate anche con finalità di ricerca scientifica.
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