Liceo Garofano di Capua, prove di giornalismo con gli studenti: Covid19 oltre i confini italiani

La pandemia non risparmia la Repubblica Ceca. I ‘giornalisti’ del Liceo Garofano di Capua riflettono sui numeri del contagio oltre i confini italiani.

Quell’isola felice ormai non esiste più. La Repubblica Ceca ha fatto registrare 9720 casi in 24 ore il 15 Ottobre. Il Paese che meglio sembrava aver reagito alla prima ondata, oggi cade sotto i colpi della pandemia. Le strutture ospedaliere sono sature ed in affanno e la capitale, la bellissima Praga, è finita nella lista delle aree maggiormente a rischio di tutto il continente. La Germania, il suo più importante vicino, si è offerta di accogliere nelle proprie cliniche alcuni pazienti gravi, fungendo da importante valvola di sfogo nonché fonte di aiuto prezioso. Ma non è solo la patria di Jan Palach a soffrire.

La Slovacchia, l’Ucraina, la Polonia, tutte si ritrovano oggi a dover fare i conti con il Coronavirus. Ma spostando lo sguardo più ad Ovest la situazione di certo non migliora, anzi. E se anche noi stiamo precipitando, oltralpe i francesi stanno combattendo una battaglia a ranghi serratissimi. Quasi trentamila nuovi casi in una giornata, numeri da capogiro. Nemmeno ponendo l’attenzione oltremanica c’è di che essere ottimisti. A quanto pare lo spirito di libertà britannico, citato dal Primo Ministro Boris Johnson, mal si concilia con una pandemia globale. In Spagna alcune città – Madrid e Barcellona su tutte – sono serrate in quel che è stato definito un parziale lockdown. E come se la stanno cavando invece i due giganti europei? La Russia, il vero gigante, ha fatto registrare negli ultimi giorni il più alto numero di contagi dall’inizio dell’emergenza: circa sedicimila. L’altro gigante invece, quello economico, sembrerebbe avere tutto sotto controllo. In Germania infatti non si è ancora arrivati a superare la soglia dei diecimila contagi in un giorno, nonostante si parli di un Paese di 82 milioni di abitanti. A preoccupare dunque non sono i posti letto, che sono in abbondanza, bensì la disponibilità di personale adeguatamente preparato. Ogni Stato sta rispondendo alla minaccia in modo diverso, memore anche dell’esperienza pregressa. Ma chi si sta muovendo meglio? Tra manifestazioni di solidarietà e vere e proprie feste anti-Covid, questa pandemia sta facendo emergere il lato migliore e quello peggiore della nostra società. Per certi versi Berlino può essere considerata l’ultima isola felice ma gli appelli della Cancelliera Angela Merkel, che invitano i tedeschi a restare a casa, rendono ben chiara la situazione: la tanto ricercata isola felice è un’isola che non c’è.

Articolo a cura di Matteo Della Cioppa IV Bint, Liceo Garofano

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