Liceo del Made in Italy senza futuro? Pochi iscritti e programmi assenti

Mancano meno di due mesi al rientro a scuola, ma del quadro orario e dei programmi del Liceo del Made in Italy non c’è traccia

A meno di due mesi dal rientro a scuola, chi si è iscritto al liceo del Made in Italy dovrà pazientare, poiché i programmi completi non sono ancora disponibili.

Il Consiglio dei ministri, riunitosi ieri, ha approvato un primo regolamento riguardante la “definizione del quadro orario degli insegnamenti e dei specifici risultati di apprendimento”, ma l’indirizzo voluto dal governo Meloni stenta a concretizzarsi. Il decreto prevede la creazione di una Commissione tecnica composta da esperti, incaricata di elaborare il quadro orario dei programmi.

Il liceo del Made in Italy è un flop?

L’articolo 18 della legge 27 dicembre 2023, n. 206, ha istituito il percorso liceale del Made in Italy, che inizierà con l’anno scolastico 2024/2025. Il comma 2 della stessa legge richiede che entro 90 giorni dalla sua entrata in vigore venga emanato un regolamento specifico per definire il quadro orario degli insegnamenti e i risultati di apprendimento.

In modo transitorio, le classi prime del percorso liceale del Made in Italy possono essere istituite su richiesta delle scuole che già offrono l’opzione economico-sociale del liceo delle scienze umane. Una Commissione tecnica di esperti è stata incaricata di elaborare il quadro orario degli insegnamenti e i risultati di apprendimento in linea con la legge 206/2023.

Liceo del Made in Italy è senza futuro? Pochissimi iscritti e programmi assenti
Liceo del Made in Italy è senza futuro? Pochissimi iscritti e programmi assenti – Ireporters.it

 

Secondo il Ministero dell’Istruzione e del Merito, il liceo del Made in Italy prevede un approfondimento degli studi in economia e diritto, con un’attenzione particolare anche alle scienze matematiche, fisiche e naturali, oltre all’analisi dei contesti storici, geografici, artistici e culturali che caratterizzano il tessuto produttivo del Paese. Gli studenti acquisiranno competenze in gestione d’impresa, strategie di mercato e sviluppo dei processi produttivi delle imprese del Made in Italy.

Ecco qui di seguito il quadro orario delle discipline del primo biennio:

  • Lingua e letteratura italiana: 132 ore
  • Storia e Geografia: 99 ore
  • Diritto: 99 ore
  • Economia politica: 99 ore
  • Lingua e cultura straniera 1: 99 ore
  • Lingua e cultura straniera 2: 66 ore
  • Matematica: 99 ore (con Informatica)
  • Scienze naturali: 66 ore (Biologia, Chimica, Scienze della Terra)
  • Scienze motorie e sportive: 66 ore
  • Storia dell’arte: 33 ore
  • Religione cattolica o Attività alternative: 33 ore
  • Totale ore: 891

Il nuovo liceo mira a formare studenti con una solida preparazione culturale e competenze specifiche nel settore del Made in Italy, offrendo una formazione che integra conoscenze teoriche e pratiche. Per maggiori dettagli e aggiornamenti, è possibile consultare il sito ufficiale del nuovo liceo, creato dal Ministero dell’Istruzione e del Merito.

Attualmente, gli studenti che inizieranno il nuovo liceo a settembre non hanno ancora informazioni su cosa studieranno dal terzo anno in poi, né su come sarà strutturato il loro piano di studi.

Non sorprende quindi che, alla fine, gli iscritti al Liceo del Made in Italy siano solo 375 in tutta Italia. Secondo alcuni critici, l’incertezza sulle materie e sugli orari, oltre al ritardo con cui è stato annunciato l’indirizzo – a poche settimane dalla scadenza delle iscrizioni – ha scoraggiato molti potenziali studenti.

La questione del numero di iscritti, troppo basso rispetto ai 92 corsi attivati nei licei italiani, rappresenta una complicazione per il progetto promosso dal ministro Giuseppe Valditara. Il rischio non è solo di avere aule vuote a settembre, ma anche di dover annullare il corso prima che inizi.

In teoria, la creazione di nuove sezioni dipende dal rispetto di un numero minimo di studenti per classe, fissato a 27 alunni, con alcune deroghe previste per specifici territori, che possono essere esentati da questo requisito.

Questa sfida si aggiunge ai numerosi ostacoli che il nuovo corso deve superare con l’avvicinarsi dell’inizio dell’anno scolastico. Tuttavia, la legge prevede la possibilità “in via transitoria” di “costituire le classi prime del percorso liceale del Made in Italy su richiesta delle istituzioni scolastiche che offrono l’opzione economico-sociale del percorso del liceo delle scienze umane”. Questo potrebbe almeno evitare che il corso venga sospeso a settembre, anche se la situazione è ancora incerta. Insomma, il tempo stringe e il Liceo del Made in Italy sembra sempre più complicato da gestire.

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