di Tina Cioffo- L’ex Municipio di Atella a Sant’Arpino è stato vandalizzato. Saranno necessari altri fondi per rimettere tutto a posto. Nella struttura c’è in progetto la realizzazione di un centro culturale di salvaguardia del patrimonio archeologico dell’intera area che comprende anche i comuni di Succivo e di Orta di Atella.
Termosifoni sradicati dalle pareti, tre piani allagati con infiltrazioni di acqua visibili all’esterno e quadro elettrico distrutto. E’ il triste risultato del grave atto vandalico che ha colpito l’ex Municipio di Atella a Sant’Arpino. Stamattina i volontari dell’associazione Legambiente e Terra Felix sono stati chiamati sul posto dai dipendenti comunali, a loro volta allertati da un residente della zona.
Ex comune di Atella. La triste scoperta
La stima del danno non è stata ancora fatta ma secondo una prima ipotesi, per riparare tutto, sarebbero necessari qualche centinaio di migliaia di euro. “Avevamo firmato la convenzione con il comune di Sant’Arpino in rappresentanza anche dei comuni di Succivo e di Orta di Atella, solo due giorni fa e, con tutte le associazioni partner vincitrici del bando della Fondazione con il Sud ‘Il bene torna comune’, avremmo dovuto prendere possesso della struttura per avviare le fasi progettuali, ora invece dovremmo preoccuparci di trovare i fondi necessari e rifare una parte dei lavori”, commenta Francesco Pascale di Legambiente e Terra Felix.
La denuncia
La denuncia ai carabinieri di Sant’Arpino è stata già presentata e si spera che le indagini possano trovare i responsabili, soprattutto per capire quali sono state le ragioni che hanno guidato la mano dei danneggiatori. Da una prima perlustrazione al piano interrato, pare che non sia stato asportato né danneggiato alcun reperto di interesse archeologico quindi chi è entrato non lo ha fatto per rubare. Almeno non oggetti di inestimabile valore ma solo per distruggere. Il danno non è coperto da assicurazione. E’ presumibile che i vandali siano entrati attraverso una grata al pian terreno per poi portarsi via un quantitativo considerevole di rame.
Il progetto
Il progetto per il riutilizzo dell’ex Municipio di Atella di Napoli, finanziato dalla Fondazione con Il Sud per 500mila euro prevede (con il pregio di essere a costo zero per le casse comunali dei tre Comuni coinvolti) la realizzazione di un centro per la valorizzazione del patrimonio archeologico con il trasferimento in questa storica struttura del museo di Succivo ed una serie di laboratori culturali in un’ottica di uso collettivo e di restituzione alla collettività. Uno spazio polivalente rivolto a minori, giovani e famiglie, in cui realizzare produzioni culturali (eventi, mostre, presentazioni, teatro, percorso museale) e attivare servizi ludico-educativi per bambini e adolescenti. Il progetto intende avviare percorsi di inclusione sociale e lavorativa per giovani con disabilità motorie e intellettive. L’idea è stata selezionata tra 145 proposte presentate.
Il recupero che non si ferma
Per anni quell’edificio di storica memoria della zona Atella famosa per le “fabulae Atellanae”, prime forme di rappresentazione satirico-farsesca che influenzarono il successivo sviluppo della commedia arcaica latina, è stato completamente abbandonato. I lavori di riqualificazione, nei primi anni 2000, furono eseguiti dalla ditta Mastrominico di Casal di Principe per poi essere lasciati prima dell’ultimazione visto il coinvolgimento della ditta in un’indagine per camorra. Dopo un decennio di abbandono, l’ex Municipio di Atella poteva essere restituito ad una nuova vita. “Il progetto non si ferma e noi non ci fermiamo– assicura Pascale- vorrà dire che il nostro impegno e quello delle istituzioni che hanno lavorato per avviare il riutilizzo dovrà essere ancora più intenso”. In ballo c’è la speranza di un’intera comunità. E’ possibile l’organizzazione di un flash mob per denunciare quanto è avvenuto e stringere le fila di chi non ha alcuna di intenzione di fermarsi.