Il paese è pulito, Legambiente riconosce merito al comune di San Cipriano d’Aversa per aver raggiunto e superato il 65% di differenziata. Per l’isola ecologica, il Consiglio di Stato ha ribaltato parere del Tar.
Comuni ricicloni, Legambiente Campania ha conferito al comune di San Cipriano D’Aversa, l’attestato di merito per aver raggiunto e superato il 65% della raccolta differenziata. “Un successo che è stato possibile anche attraverso l’ausilio dell’isola ecologica e dell’intera cittadinanza”, commenta Rachele Serao, delegata all’Ambiente ed Ecologia. L’amministrazione comunale guidata dal sindaco Vincenzo Caterino si è impegnata fortemente nella riqualificazione del territorio attraverso un’assidua campagna di sensibilizzazione della raccolta differenziata dei rifiuti, mediante volantinaggio e soprattutto attraverso progetti che hanno coinvolto il mondo della scuola. Un riconoscimento vissuto con orgoglio, forte anche del risultato ottenuto in campo giudiziario per quel che riguarda la gara d’appalto per la realizzazione dell’isola ecologica.
L’aggiudicazione dell’opera era stata contestata dalla Co.ra. Costruzioni S.r.l., il Consiglio di Stato ha però, dato ragione al comune di San Cipriano d’Aversa. La questione riguarda un bando di gara pubblicato il 7 novembre del 2016 con il quale il Provveditorato Interregionale delle Opere Pubbliche di Campania e Molise indiceva, per conto del comune di San Cipriano d’Aversa, una procedura aperta per l’affidamento di lavori per la realizzazione di un’isola ecologica oltre che per la fornitura di attrezzature a supporto della stessa e della raccolta dei rifiuti solidi urbani nel territorio sanciprianese. All’esito delle operazioni di gara, a cui avevano partecipato quattro concorrenti, prima graduata risultava la San Paolo Appalti s.r.l. Da qui scatta il ricorso della Co.Ra. Costruzioni s.r.l., (che riteneva l’offerta troppo bassa e quindi anomala), accolto dal T.a.r. dichiarando l’illegittimità del provvedimento di aggiudicazione. Il Collegio però non si pronuncia sulla domanda di “annullamento” in quanto, nel frattempo, i lavori nel febbraio del 2018 erano stati ultimati.
Il Consiglio di Stato ha poi invece, respinto la sentenza di primo grado che condannava il comune di San Cipriano d’Aversa e il Provveditorato a risarcire il danno di mancata aggiudicazione a favore della società ricorrente. Dalla sentenza del Consiglio di Stato, pubblicata il 5 marzo scorso si legge: “Non esiste anomalia alcuna. Il T.a.r aveva accolto il ricorso ritenendo che l’offerta doveva essere esclusa in quanto incongrua, in quanto non risultando giustificati i costi delle opere migliorative offerte. Tutto questo si fonda sull’ erroneo presupposto della identificazione tra valore delle migliorie e costo delle migliorie. L’aggiudicataria ha indicato il valore di mercato delle migliorie che offriva, ma altra cosa è, evidentemente, il costo che deve sostenere per realizzarle, che è certamente inferiore al valore di mercato. Erroneamente il T.a.r ha ritenuto l’offerta incongrua rispetto al valore, ingiustificatamente identificato con il costo che l’aggiudicataria avrebbe dovuto sostenere”.
“Sono molto soddisfatto – ha commentato il sindaco Vincenzo Caterino- perché non solo abbiamo realizzato una delle più belle isole ecologiche della provincia di Caserta ma lo abbiamo fatto con un prezzo così basso da ingenerare un contenzioso. Abbiamo quindi garantito il massimo del risparmio e dell’efficienza della spesa”.
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