Le mani del clan dei Casalesi sull’affare latte. Manette per nipoti di Michele Zagaria, Filippo e Nicola Capaldo. Nuovo arresto anche per imprenditore Greco
Gira e rigira, gli affari del clan dei Casalesi tornano sempre e così come già accaduto in passato il cartello camorristico legato a Michele Zagaria è nuovamente coinvolto in un’operazione di polizia che riguarda il business del latte. Su delega della Procura Distrettuale Antimafia di Napoli, la Polizia di Stato e la Guardia di Finanza sono state arrestate 7 persone gravemente indiziate, a vario titolo, di concorso esterno in associazione di tipo mafioso e trasferimento fraudolento di valori, con l’aggravante di cui all’art.416 bis. Nuove manette sono scattate per Filippo e Nicola Capaldo, nipoti del boss Michele Zagaria figli della sorella Beatrice, e Adolfo Greco, imprenditore di Castellammare di Stabia, finito ieri ai domiciliari per motivi di salute. Arresti domiciliari anche per due dirigenti locali della Parmalat, Lorenzo Vanore e Antonio Santoro, e per due prestanome, Giuseppe Petito e Teresa Zazzaro a cui si contesta il trasferimento fraudolento di valori.
Le indagini, coordinate dalla Dda di Napoli e condotte dalla locale Squadra Mobile, dal Commissariato di P.S. di Castellammare di Stabia e dal G.I.C.O. del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria della Guardia di Finanza di Napoli hanno evidenziato l’intromissione del clan dei Casalesi nel settore della commercializzazione e distribuzione del latte. La ditta di distribuzione Euromilk, trasformata in cooperativa di lavoratori e poi in la Santa Maria srl, avrebbe continuato ad avere rapporti con la Parmalat nonostante il sequestro disposto nell’ambito di un’altra inchiesta continuando a produrre guadagni per i fratelli Capaldo anche grazie all’aiuto fornito da Adolfo Greco. Secondo gli inquirenti Greco, i nipoti di Michele Zagaria e i dirigenti locali Parmalat si sarebbero incontrati a Castellammare di Stabia e nella Penisola sorrentina.