di Tina Cioffo- Lancio di uova e aggressione all’autista, le indagini dei carabinieri della compagnia di Casal di Principe, guidata dal capitano Luca Innaotti, hanno già individuato alcuni dei responsabili. Nicola Serao di 29 anni praticante avvocato e Francesco Paolo Serao 18 anni studente, sono stati deferiti per aggressione a Paolo Zagaria, autista del pullman che era sceso dal mezzo. Mentre per il solo lancio di uova e dunque danneggiamento è stato denunciato lo studente Franco Moccia di 18 anni. Sono ora, in corso altre indagini per identificare altri tre responsabili.
Nicola Serao, riconosciuto dalla vittima, dice però di non essere la persona indicata. “I quel momento – afferma- mi trovavo nel mio studio a San Cipriano e stavo lavorando ad una pratica di risarcimento danni. Non potevo trovarmi nel posto indicato e mi dispiace essere stato indicato ma è evidente che qualcuno si è confuso, perché è impossibile che qualcuno mi abbia visto dove non ero“. “Ho saputo di quello che era accaduto a Casapesenna solo in un secondo momento e solo perché riferitomi da mio fratello“, ha aggiunto il 29enne.
I fatti sono accaduti nel giorno di carnevale a Casapesenna, lungo corso Europa, intorno alle ore 17. Il pullman con a bordo una scolaresca di Terricciola in provincia di Pisa era stato preso di mira dal lancio di uova secondo una pratica balorda. La scolaresca era diretta al caffè Letterario ArtEspressa di Casapesenna, sorto grazie al riutilizzo sociale del bene confiscato al camorrista Luigi Venosa. Ieri sera, la notizia si era diffusa con contorni inquietanti. La prima ricostruzione, non strettamente aderente alla realtà dei fatti, aveva parlato di agguato al pullman e di pestaggio a sangue riservata all’autista che si era permesso di rimproverare i ragazzi per aver lanciato le uova.
“La banda di bulli neppure sapeva chi fosse a bordo del mezzo di trasporto. Le uova sono state, infatti, lanciate anche a tutte le altre auto che precedevano l’autobus, secondo una barbara pratica carnevalesca di alcune frange giovanili”, hanno scritto in una nota il Comitato don Peppe Diana e Libera, condannando fermamente l’accaduto ma dicendosi subito disponibili ad incontrare i ragazzi autori del gesto “per far comprendere che esistono altri modi per divertirsi”.
“I fatti si sono aggravati nel momento in cui – prosegue la nota- l’autista ha ritenuto di dover scendere dal pullman per dire ai ragazzi di smetterla e verificare, evidentemente, quali danni avesse subito il pullman. E’ stato a quel punto che il gruppo di giovani lo ha aggredito”. L’autista è poi ricorso alle cure mediche per un calcio ricevuto al ginocchio e ha presentato denuncia. Tutto sarebbe avvenuto lontano dagli occhi dei ragazzi, giacché nel frattempo il bus era già ripartito, dal momento che l’autista aveva dato appuntamento alla sua collega per il cambio turno proprio nell’incrocio, dove si trovava una filiale del Banco di Napoli e nelle immediate vicinanze di un bar.
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