di Veronica Vicario – La Whirlpool non chiuderà e gli operai di Napoli hanno salvo il loro lavoro. La rassicurazione è arrivata a seguito del tavolo aperto al Mise.
Hanno temuto il peggio ma ora la rassicurazione che arriva dal Ministero dello Sviluppo economico congiuntamente ai quadri dirigenti dell’azienda, incoraggia un abbassamento della tensione. La Whirlpool non chiuderà, è questo il messaggio della buona speranza di oggi.
“Nessuna chiusura, nessun disimpegno e la piena occupazione dei lavoratori coinvolti in questa vicenda: questi sono i capisaldi che abbiamo ottenuto e sui quali possiamo ricostruire. Oggi abbiamo avuto delle conferme importanti che fanno segnare uno step decisivo per la situazione del sito di Napoli”, così in una nota il ministro Luigi Di Maio, dopo l’incontro al Mise del tavolo Whirlpool con l’azienda, le Regioni coinvolte, i rappresentanti sindacali e le figure apicali della multinazionale. Prima dell’incontro, gli operai avevano incoraggiato il ministro Di Maio al grido “non mollare”.
Per l‘amministratore delegato di Whirlpool per l’Italia, Luigi La Morgia, “Il risultato dell’incontro è positivo. Abbiamo ribadito la strategicità dell’Italia e che investiremo 250 milioni. Abbiamo confermato come richiesto dal ministro Di Maio lo scorso incontro che non chiudiamo il sito di Napoli e che garantiremo l’occupazione”. “Adesso grazie anche all’aiuto del ministro ci muoveremo su un tavolo di discussione di merito per andare a analizzare tutte le possibili soluzioni con il supporto delle parti sociali e le istituzioni”, ha aggiunto al termine del tavolo.
“Ora occorre elaborare con il Ministero dello Sviluppo economico una proposta che renda sostenibile la produzione di lavatrici a Napoli – ha detto il segretario generale della Uilm, Gianluca Ficco al termine dell’incontro al Mise- Apriremo un tavolo di merito che provi a convincere Whirpool, dato che finalmente la Direzione aziendale si è detta pronta a ragionare di ogni soluzione senza pregiudiziali”.
La Whirlpool non ha nascosto la situazione di generale difficoltà che sta attraversando in Europa e la situazione specifica di deterioramento del settore del lavaggio, determinato dalla contrazione del segmento dell’alto di gamma in Europa e dal calo delle esportazioni oltre oceano.
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