Dopo tutte le polemiche sull’olio di palma, arriva la Nutella vegana. Scopriamo come è fatta e se è davvero sostenibile
La Nutella è la crema smalmabile alle nocciole più amata da bambini e adulti, nonché l’ingrediente perfetto per rendere ancora più gustosi dolci di ogni tipo. Eppure, dal 2016, si trova al centro dell’occhio del ciclone per colpa di uno dei suoi ingredienti principali: l’olio di palma.
Questo ingrediente consente alla Nutella di avere la sua tipica consistenza cremosa e ne garantisce la lunga conservazione, tuttavia l’olio palma è anche uno dei motivi principali per cui avviene la deforestazione in alcune località del mondo come l’ Indonesia e la Malesia.
Nel 2016, l’Autorità europea per la sicurezza alimentare (EFSA) ha pubblicato un rapporto secondo il quale la lavorazione dell’olio di palma a temperature elevate potrebbe anche generare contaminanti cancerogeni.
Tutto questo ha sollevato preoccupazioni sulla sicurezza del consumo di prodotti contenenti olio di palma, come la Nutella, da parte di ambientalisti e medici.
La Ferrero, ovvero l’azienda produttrice di Nutella, ha più volte sottolineato che l’olio di palma utilizzato per realizzare questa crema proviene unicamente da fonti sostenibili certificate e che perciò questo ingrediente è sostenibile al 100%.
Per quanto riguarda le accuse rispetto al suo essere cancerogeno, Ferrero ha ribattuto dicendo che il processo produttivo a cui va incontro nelle sedi Ferrero è sottoposto a rigorosi controlli di qualità, perciò non rappresenta un rischio per la salute delle persone. L’olio di palma, infatti, verrebbe lavorato a basse temperature.
Nonostante il tentativo di Ferrero di chiarire la sua posizione, in molti, nel corso degli anni, hanno iniziato a considerare Nutella come un alimento che fa del male all’ambiente e che per questo va evitato.
Probabilmente come ennesima risposta alle critiche e come esempio di impegno sostenibile, la Ferrero ha deciso di lanciare una nuova Nutella vegana. Scopriamo come è fatta e se è a tutti gli effetti un prodotto sostenibile.
A partire da questo mese, sugli scaffali dei supermercati farà la sua comparsa una nuova Nutella dal tappo verde totalmente “plant based”, ovvero una Nutella vegana che potrà consumare anche chi è allergico al lattosio. Al posto del latte, derivato animale, sono stati inseriti ceci e sciroppo di riso.
Ecco le parole di Stefano Lelli Mami, Region Marketing manager di Nutella Italia:
“Nutella Plant-Based è prodotta in Italia presso lo stabilimento di Sant’Angelo dei Lombardi in provincia di Avellino, a testimonianza dell’impegno del Gruppo Ferrero nel continuare a consolidare la propria presenza nel Paese e il proprio footprint industriale”
Tuttavia, a fare storcere il naso ai vegani, è il fatto che nella lista degli ingredienti fa ancora capolino l’olio di palma che, pur non essendo un diretto derivato animale, secondo l’opinione pubblica provoca comunque la morte di animali a causa della deforestazione.
Il tappo verde e l’aspetto “naturale” quindi, secondo molti, è solo l’ennesimo tentativo di greenwashing portato avanti da Ferrero nel tentativo di dimostrarsi a favore dell’ambiente, mentre in concreto in questa Nutella manca solo il latte.
Olio di palma o meno, i barattoli di Nutella venduti nel mondo sono oltre 700 milioni e continua ad essere la crema spalmabile più famosa del mondo.
Questa nuova variante veggy per il momento è disponibile in Italia, Francia e Belgio e anche se non sembra essere poi così rivoluzionaria a causa della presenza costante dell’olio di palma, probabilmente gli intolleranti al lattosio faranno i salti di gioia e correranno a comprare questa versione di Nutella che finalmente possono mangiare anche loro grazie all’assenza del latte.
Secondo Giorgio Santambrogio, Ceo del gruppo VéGé la nuova Nutella vegana rimane comunque un esempio da seguire per le altre aziende:
“Non si può dire che Ferrero non sia al passo con i tempi: in un mercato in cui la domanda per prodotti vegetali si fa sempre più alta, un colosso come la Nutella di certo creerà non poca concorrenza, spingendo anche altre aziende a puntare sul settore e perfezionare i prodotti”.
Insomma, ancora una volta probabilmente le critiche non mancheranno, e ci saranno due fazioni contrapposte come al solito: da un lato i sostenitori di questa crema avvolgente e gustosa, dall’altro coloro che proprio non riescono a perdonare a Ferrero l’olio di palma.
Non ci resta che attendere e scoprire quante vendite riuscirà a fare questa nuova Nutella vegana.
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