La commissione straordinaria ha sospeso il puc e ha avviato l’iter per la redazione di un nuovo piano. Scontro fra l’ex sindaco Villano e i gruppi dell’opposizione uscente
Il Puc dei problemi, quello approvato durante l’ultima amministrazione comunale dell’ex sindaco Angelo Brancaccio, è stato sospeso dalla commissione straordinaria subentrata allo scioglimento del consiglio comunale per infiltrazione camorristica. O meglio, è stata prorogata la sospensione già disposta per la durata di 100 giorni dalla maggioranza dell’ex sindaco Andrea Villano.
La triade prefettizia, rappresentata da Franca Buccino, Maria Rosa Falasca e Lucia Guerriero, ha non solo previsto la sospensione che, di fatto, è propedeutica all’ annullamento del piano, ma ha anche già attivato un nuovo iter per la sostituzione del piano. La commissione infatti ha richiesto al Comune di Ascea, in provincia di Salerno, la possibilità di condivisione del tecnico Raffaele Vaccaro, chiamato ad attivarsi per l’avvio della procedura di redazione di un nuovo puc.
La scelta scaturisce dalla relazione stilata dal team dell’università Vanvitelli, che ha indicato nell’ annullamento del puc la soluzione migliore per ripristinare un regolare assetto urbanistico nella città della cementificazione selvaggia. La reazione politica alla delibera commissariale è arrivata puntuale.
L’ex maggioranza Villano ha subito sottolineato come la commissione abbia “agito in continuità con la nostra azione, avendo optato per l’annullamento e non per la revoca del piano”. Una notevole importanza fra le motivazioni dello scioglimento è rivestita proprio dall’approccio al Puc adottato dalla giunta. “Siamo stati accusati di continuità con il passato – commenta l’ex sindaco – e invece anche la scelta adottata dalla commissione conferma che eravamo sulla strada giusta, del resto tracciata da un elevato team di docenti universitari. Abbiamo affidato l’incarico all’Università molto prima dell’arrivo della commissione e – sottolinea Villano – avevamo fin dall’inizio ribadito che qualsiasi indirizzo proveniente dagli esperti sarebbe stato seguito senza alcun tentennamento. Una prima sospensione si era resa necessaria per consentire ai tecnici di effettuare lo studio alla base della relazione che ha indicato la strada dell’annullamento”.
Vincenzo Tosti, ex consigliere comunale di opposizione, sostiene invece che “l’amministrazione aveva a lungo temporeggiato e la differenza sta nel fatto che la commissione ha anche nominato immediatamente un tecnico per redigere il puc”. Tosti fa riferimento al passaggio della relazione ministeriale con cui si sottolinea che “solo a seguito dell’insediamento della commissione d’accesso l’amministrazione ha avviato una procedura di sospensione per cento giorni dell’efficacia del puc, senza la consequenziale nomina di un tecnico progettista, ponendo così in essere un atteggiamento dilatorio e attendista”.Vincenzo Gaudino, ex consigliere del Pd, ha così commentato: ” Questa volta si fa sul serio, è una vittoria delle opposizioni il preludio alla redazione di un nuovo piano. Resta però il rammarico, perché la revoca doveva essere un atto politico e invece, ancora una volta, la politica si è fatta commissariare”. Vincenzo Russo, M5s, entra in scena con un post Facebook, attraverso il quale ha rivendicato il ruolo avuto dal Movimento con la presentazione della mozione con cui veniva chiesta la revoca del puc.
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