Una mostra d’arte itinerante per dire no alla violenza sulle donne. L’iniziativa parte da Casal di Principe ma si allarga a macchia d’olio grazie alle adesioni di artisti, enti e sostenitori.
Sono artisti di varia ispirazione e anche di diversa estrazione ma hanno tutti lo stesso obiettivo: mettere l’arte al servizio dell’impegno sociale. ‘Itinerant Art- Stop Femminicidio ‘ è la nuova iniziativa messa in campo da alcuni pittori e scultori della provincia di Caserta e Napoli con la collaborazione di associazioni culturali, artistiche e sportive. Le opere rappresenteranno il drammatico tema del femminicidio, mettendo a confronto tecniche e stili diversi ma comunque uniti dal filo rosso della denuncia. Molti sono le amministrazioni comunali che hanno già deciso di intercettare la proposta e di contribuire con azioni di patrocinio.
Il laboratorio d’arte itinerante con una data di inizio che potrebbe essere proprio il 25 novembre, Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, è fin da ora seguito come curatrice dalla critica d’arte Antonella Nigro di Salerno.Fra i promotori c’è l’artista Giuseppe Ferraiuolo di Casal di Principe ed è interessata anche la Pinacoteca di Gaeta. L’iniziativa che avrà durata di un anno toccherà diversi luoghi delle province di Caserta e Napoli. Quel che verrà narrato non sarà solo l’estro artistico di ogni singola pennellata, incisione o scultura. Quel che si metterà in campo attraverso colori e forme, sarà un invito alla riflessione e all’appartenenza umana che non può cedere alla violenta sopraffazione di genere. La libera espressione che l’idea progettuale annuncia, è poi destinata a creare quel coro di voci impresse su carta, tela, legno, marmo o di qualsiasi altro materiale che perde di consistenza per trasformarsi in un etero messaggio di rispetto. Alla base c’è dunque la comunicazione e l’interazione che vuol dire pari dignità, nessuno che si dica o si senta superiore.
Al progetto che cresce ogni giorno sempre di più, raccogliendo consensi a vari livelli, hanno già aderito molte associazioni tra cui ‘Diamo voce all’arte’ di Casal di Principe, Inversione di Marcia di Casal di Principe, il Comitato don Peppe Diana, La polisportiva Capasso- Gruppo sportivo- Associazione Nazionale Carabinieri, la cooperativa sociale Eva e diversi enti locali mediante l’assessorato alla cultura e alle politiche sociali. In mostra ci saranno Mattia Anziano di Piana di Monteverna, Norma Bini di Sessa Aurunca, Giuseppe Caputo di Bellona, Wladimiro Cardone di Maddaloni, Angelo Pio D’Angelo di Melito, Giuseppe Ferraiuolo di Casal di Principe, Rita Passarelli di Villaricca, Gianfranco Racioppoli di Santa Maria Capua Vetere, Raffaele Sammarco di Aversa, Franco Tirelli di Somma Vesuviana, Vittorio Vanacore di Casaluce, Nicola Villano di Orta di Atella.
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