Investito da un’auto: “Mio figlio è vivo, abbiamo vissuto un incubo”

di Alessandra Tommasino

Tira un piccolo sospiro di sollievo, ma sa che la battaglia per tornare alla normalità comincia solo adesso. Non nasconde la stanchezza, Alberto De Falco, padre del giovane Salvatore ridotto in fin da vita dal trentenne che, accusato di aver investito volontariamente il ragazzo dopo un banale diverbio, si è costituito dopo diversi giorni di latitanza, a seguito di un ordine restrittivo emesso dalla Procura di Santa Maria Capua Vetere.

Per diversi giorni, la vita di Salvatore, studente dell’istituto tecnico per geometri Foscolo di Teano, è stata in bilico e oggi finalmente è fuori pericolo. Le conseguenze dell’ investimento però restano molto gravi, ci sono cinque vertebre del tutto malridotte e ieri, all’ospedale civile di Caserta, Salvatore è stato sottoposto ad un delicatissimo intervento chirurgico di stabilizzazione della colonna vertebrale, per un tratto di circa 35 centimetri.

Un intervento ben riuscito, ma adesso bisognerà attendere per avere notizie sul recupero dell’uso della parte inferiore del corpo. E’ presto per potersi sbilanciare e gli stessi medici mantengono la dovuta cautela. “Ringrazio di cuore l’equipe che ha operato mio figlio – dice Alberto – e mi auguro che, con l’aiuto di Dio, adesso Salvatore possa superare ogni scoglio”. E’ un padre provato che ricorda con dolore il momento in cui l’ha chiamato un amico di famiglia per avvisarlo dell’incidente. “ Mi ha detto che non era un incidente grave – ricorda – ma ho intuito subito che non era la verità e che stavano solo cercando di proteggermi in attesa del mio rientro, visto che ero lontano da Sparanise. Quello che abbiamo vissuto – continua – è il peggior incubo per ogni genitore, abbiamo vissuto momenti molto difficili”.

Sull’investitore De Falco preferisce evitare commenti, in attesa che le indagini facciano il proprio corso. A quanto pare, il trentenne che ha investito Salvatore, e che nega di aver provocato l’incidente, è già noto alla cronaca per alcuni precedenti penali.

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