Ad appiccare l’incendio all’isola ecologica di Villa Literno è stato un pregiudicato di origine tunisina. I carabinieri della stazione di Villa Literno e della compagnia di Casal di Principe hanno fermato S.L.S. di 29 anni.
Incerte le motivazioni
Per individuare l’uomo che ha appiccato l’incendio all’isola ecologica di Villa Literno sono stati determinanti i filmati delle telecamere di sorveglianza installati all’interno della struttura. I carabinieri hanno fermato un pregiudicato di origine tunisina, irregolare sul territorio, accusato di essere stato colui che ha dato fuoco a due cassoni contenenti i rifiuti. L’incendio è avvenuto nella notte tra mercoledì e giovedì ed ha bruciato rifiuti ingombranti, soprattutto materassi. Non sono ancora chiare le motivazioni che hanno spinto l’uomo ad appiccare l’incendio, ma i carabinieri stanno continuando ad indagare.
Non si capisce come mai l’uomo abbia deciso di entrare intorno alle mezzanotte all’interno dell’isola ecologica. Forse potrebbe averlo fatto per cercare un riparo per la notte, dato che è un senza fissa dimora. La sua posizione deve essere ancora chiarita, così come si deve capire in che modo è riuscito a dare vita alla fiamme e se lo ha fatto per un errore, oppure se lo ha fatto con intenzionalità, o peggio ancora perché inviato da qualcuno a distruggere quei rifiuti.
Chiusa l’isola ecologica
Intanto nei prossimi giorni l’isola ecologica resterà chiusa, come ha confermato anche il sindaco Nicola Tamburrino, che sui social ha scritto: “Condanniamo questi vili atti che oltre a causare considerevoli danni ambientali vanno a ledere i cittadini diligenti che si vedono privati di un importante strumento”. Inoltre lo stesso primo cittadino fa sapere che il rogo poteva assumere proporzioni ancora più vaste, dato che proprio vicino ai due cassoni “c’erano altri container pieni di rifiuti elettronici”. Grazie all’intervento dei vigili del fuoco sono stati scongiurati ulteriori danni.