E’ in corso la fase di monitoraggio delle aree circostanti dopo l’incendio all’azienda che smaltisce rifiuti a Villa Literno. Secondo quanto fatto sapere dal sindaco Nicola Tamburrino, l’Arpac ha attivato tutte le misure necessarie e le aree a ridosso dell’impianto sono “sotto costante controllo dell’agenzia regionale per l’ambiente”.
Intanto si dovrà attendere fino a lunedì per avere i risultati del monitoraggio eseguito dall’Arpac su terreni e area della zone dove è avvenuto l’incendio che secondo una prima stima dei vigli del fuoco intervenuti sul posto, ha interessato anche materiale plastico. “Lunedì l’Arpac ci fornirà i dati approfonditi delle analisi, sarà mia cura fornire ulteriori informazioni alla cittadinanza” fa sapere il primo cittadino Nicola Tamburrino. Le fiamme all’interno della struttura, centro comprensoriale del consorzio Corepla, dove vengono conferiti gli imballaggi della raccolta differenziata, sono divampate nella notte tra mercoledì e giovedì ed hanno richiesto l’intervento di 4 squadre dei vigili del fuoco di Marcianise ed Aversa, ed un’intera notte di lavoro, per riuscire ad essere domate. la Be.Ma Ecology, che fu già sottoposta a controlli perché nel capannone furono trovate 15 mila tonnellate di rifiuti, a fronte delle 2mila che l’azienda poteva smaltire, ha fatto sapere in un comunicato che non c’è nulla da temere e che sono bruciate solo parti di carta e cartone.
Maggiore chiarezza la chiedono i cittadini che nella giornata di ieri hanno organizzato un primo incontro spontaneo per le strade del paese. Sono essenzialmente donne preoccupate per il “futuro dei nostri figli”. Persone amareggiate perché “in ogni famiglia c’è un caso di tumore, che troppo spesso coinvolge anche i nostri bambini. Siamo stanchi di subire e di restare in silenzio, è arrivato il momento di risvegliare una coscienza civile, sociale ed ambientale” fanno sapere le donne e le mamme che hanno avviato questo coordinamento proprio dopo l’incendio di Villa Literno. L’amarezza da parte dei cittadini è tanta: “Sarebbe stato giusto indire un consiglio comunale aperto per informare la cittadinanza di quanto accaduto ed invece, nulla è stato fatto” fanno sapere i membri del coordinato, pronti a scendere in strada per rivendicare il diritto alla salute e per chiedere “chiarezza su quanto accaduto”.
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