Indignazione e rabbia per l’incendio dei rifiuti abbandonati illecitamente nell’area Pip di Orta di Atella avvenuto ieri sera.
“Quante volte abbiamo denunciato il disastro ambientale di questa zona? Quante volte abbiamo detto che era un innesco pronto per i roghi? E quante volte ci è stato opposto silenzio? Delle promesse di svolta e di cambiamento delle amministrazioni di turno, locali e centrali, ne abbiamo piene le tasche: si passi ai fatti o si vada a casa!”, così Vincenzo Tosti, consigliere comunale del Progetto Costruire alternative e coordinatore della Rete di cittadinanza e comunità, è intervenuto sull’ennesimo episodio di danno ambientale.
L’incendio è avvenuto in un luogo che da simbolo del possibile riscatto con l’insediamento di aziende tessili, si è trasformato in scenario di degrado. Al momento, di tessile, il polo industriale “Atella moda” che già da diversi anni avrebbe dovuto ospitare aziende della filiera moda, può vantare solo la natura dei rifiuti abbandonati.
Simbolo del mancato sviluppo e di una realtà diversa dagli annunci, l’area industriale di quattro ettari situata lungo la strada provinciale che conduce a Marcianise, è suddivisa in otto lotti e da anni accoglie rifiuti di varie tipologie abbandonati in modo sistematico nonostante l’installazione di una telecamera che evidentemente non è servita a fungere da deterrente.
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