Gli animali più pericolosi non si trovano solo in Amazzonia, ma sono in ogni angolo della Terra, ma fanno comunque parte della biodiversità e del pianeta che tutti dobbiamo rispettare
L’Amazzonia è un luogo suggestivo, ma anche magica e selvaggia. Sono molti gli animali che vivono in questo luogo e alcuni di questi sono molto pericolosi per l’essere umano. Detto questo, naturalmente, gli animali più pericolosi non si trovano solo in Amazzonia, ma sono in ogni angolo della Terra, ma fanno comunque parte della biodiversità e del pianeta che tutti dobbiamo rispettare. Ma vediamo quali sono i 15 animali più pericolosi per l’uomo in Amazzonia. Si sta parlando di un luogo attraversato dal Rio delle Amazzoni. Fa parte di paesi come Bolivia, Brasile, Colombia, Ecuador, Perù, Venezuela, Guyana, Suriname e Guyana francese.
Il piranha rosso o piranha dal ventre rosso
Il piranha è un pesce d’acqua dolce, che si trova nei bacini di diversi fiumi del Sud America, compreso il Rio delle Amazzoni. È noto per la sua bocca piena di denti che possono mordere seriamente gli umani. Quando sono presenti loro è perché in quel luogo mancano i loro predatori, ossia alligatori e lontre.
Il caimano nero
Si tratta di un rettile carnivoro, che prende il nome dal colore scuro della sua pelle che questo esemplare animale ha da adulto. Vive nei laghi e nei fiumi del Sud America. La sua casa principale è il bacino amazzonico, dove è uno dei più grandi predatori. Una curiosità: il caimano nero è stato cacciato per la sua preziosa pelliccia e negli anni ’40 la sua popolazione si ridusse del 99%.
Okopipi
È un anfibio che ha una pelle colorata e luminosa, gialla sul dorso e blu sulle zampe. Si tratta, ed è conosciuta così, come una delle rane velenose più grandi del mondo: è letale se tocca una ferita aperta. Infatti, misura fino a cinque centimetri di lunghezza. Vive nelle foreste tropicali del Sud America, in particolare nella Guyana francese, Guyana e Suriname. È a rischio estinzione per il disboscamento del suo habitat.
Il ragno delle banane
È conosciuto come “vagabondo brasiliano”, “ragno armato” o “becco rosso”. Si tratta di ragni notturni che non costruiscono ragnatele perché vivono nelle grotte o negli alberi. Ma perché si chiama così? Si trovano nelle piantagioni di piantaggine o banane. Forse è anche il ragno più velenoso al mondo e la sua tossina è caratterizzata dal generare un’erezione negli uomini, provocandone l’arresto cardiaco.
Il centopiedi gigante dell’Amazzonia
Si trova nelle pianure del Venezuela, Nicaragua, Costa Rica, Colombia, Messico e nell’isola di Trinidad. È un animale che si nutri di scarafaggi, scorpioni, grilli, cavallette, farfalle, tarantole e anche di alcuni vertebrati come lucertole, topi e pipistrelli. In media è lungo anche 26 centimetri, ma ci sono esemplari che superano anche i 30 centimetri. Le zanne del centopiedi gigante si curvano sotto la testa e mordono la preda rilasciando veleno.
L’anguilla elettrica
Emette scariche elettriche fino a 850 volt per cacciare, difendersi e comunicare. Vive nel Sudamerica settentrionale, nel bacino dell’Orinoco e nei fiumi che scendono dallo scudo della Guiana all’oceano.
Lo scorpione della casa rossa brasiliana
Si trova più frequentemente in Argentina, Brasile e Paraguay. Il suo veleno è molto pericoloso ed è normalmente letale per i bambini sotto i cinque anni e per gli anziani. Tutto questo giustifica il motivo per il quale si trova in questa lista, tra gli animali più pericolosi dell’Amazzonia.
Le zanzare
In questo elenco non potevano non esserci le zanzare dell’Amazzonia. In questa zona del mondo ce ne sono tantissime di ogni tipo e possono causare malattie.
Il pesce mandi
Come l’anguilla elettrica, anche il pesce mandi vive in Sud America, nei bacini dell’Orinoco e del Rio delle Amazzoni. Ci sono molti casi di lesioni velenose nei pescatori di questa zona causate da questo pesce. È noto anche come “pesce gatto”, “barbuto” e “nicuro”.
L’anaconda verde
È un animale che si trova in Guiana, Venezuela, Colombia, Brasile, Ecuador, Perù e Bolivia, tra gli altri luoghi. E ha un record tutto personale: l’anaconda verde è uno dei serpenti più lunghi del mondo. Attenzione: non è velenoso, ma è famosa perché strangola le sue vittime e le ingoia intere. Detto questo, gli esseri umani non ne sono colpiti a meno che non sia per autodifesa. Insomma, è raro l’attacco all’uomo.
La tarantola golia
È il ragno più grande del mondo, o comunque è considerato tale, perché raggiunge i 28 ei 30 centimetri tra le estremità delle sue zampe estese. Inoltre, può pesare più di oltre 100 grammi. Il suo veleno non è mortale, ma il suo apparato boccale provoca una ferita profonda e il dolore può durare fino a 48 ore. Tutto questo accompagnato da nausea e sudorazione. Insomma, è meglio non incontrarlo.
La razza del fiume
Si tratta di un pesce d’acqua dolce che vive in tutti i paesi del Sud America, tranne in Cile. Si trova soprattutto nel bacino amazzonico. In alcune circostanze sono anche più temuti dei piranha e delle anguille elettriche per il loro pungiglione velenoso. Però, sono meno pericolosi: il loro meccanismo di difesa serve solo per inchiodare il pungiglione. Certo, se ci riescono possono causare la morte.
Il ferro di lancia
Questo serpente è tra i più velenosi al mondo e provoca il maggior numero di morti nella regione in cui vive. Anche perché il suo morso provoca problemi ai reni, disfunzioni della coagulazione, necrosi e insufficienza del sistema cardiovascolare e renale.
Il candirú o pesce stuzzicadenti
Ci sono anche esemplari che raggiungono i 22 centimetri. È un pesce d’acqua dolce che alloggia negli orifizi genitali o escretori delle sue prede per nutrirsi del loro sangue. Ed ecco, quindi, perché si trova in questo elenco, tra gli animali più pericolosi dell’Amazzonia. Essendo trasparente è molto difficile da vedere sott’acqua.
Il giaguaro
Ed eccoci arrivati all’ultimo animale pericoloso in Amazzonia: il giaguaro. È l’unica specie di questo genere presente in America e vive negli Stati Uniti, in America centrale e in America meridionale, principalmente nelle aree tropicali secche e umide. Però, è a rischio estinzione per la perdita del suo habitat, del commercio e dei conflitti con gli animali da allevamento.
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