Il sindaco di Parete va avanti: partiti i test rapidi anti Coronavirus

Va avanti per la sua strada, il sindaco di Parete, comune del Casertano. I test rapidi per accertare la presenza del Coronavirus sono partiti.

Parete è il primo comune del Casertano ad averli autorizzati con ordinanza del sindaco, mettendosi contro Asl e Regione Campania.Peraltro lo stesso Ministero della Salute, che ne ha autorizzato la libera vendita nelle farmacie, ritiene tali test non del tutto attendibili. “L’Asl continua a praticarne pochi di tamponi – dice il sindaco Luigi Pellegrino – ma noi sindaci, che ricordo siamo le massime autorità sanitarie nel comune, abbiamo comunque l’obbligo di tutelare chi è in prima linea; per questo abbiamo stanziato 10mila euro di fondi nostri per circa 600 test rapidi, e da ieri abbiamo iniziato a praticarli ai medici del territorio e ad alcuni agenti della Municipale; anch’io mi sono sottoposto al test. Tutti sono risultati negativi”.

Inizialmente Pellegrino aveva autorizzato un laboratorio ubicato a Parete ad eseguire i test, ma poi lo ha messo in stand-by dopo l’altolà della Regione, che tre giorni fa ha chiesto un parere all’Istituto superiore di sanità sulla possibilità che anche i laboratori privati eseguano i test per il Covid-19; parere arrivato in senso positivo, per cui la Regione ha pubblicato ieri un bando aperto appunto ai laboratori privati che vogliano partecipare allo screening di massa. Ma intanto a Parete, dove c’è stato un solo contagiato poi guarito (si trattava di un medico donna), il sindaco va per la sua strada. Dall’Asl, dopo l’aspro commento da parte del direttore preferiscono non aggiungere altro. “Facessero ricorso al Tar se ritengono illegittima la mia ordinanza; ma per ora nessuno lo ha fatto”, conclude Pellegrino.

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