Casaluce al voto dopo il doppio mandato del sindaco Pagano. Tra gli oppositori c’è Pasquale Bruno, mentre non si hanno ancora notizie della decisione di Francesco Luongo per la prossima campagna elettorale.
Casaluce al voto, Pagano lancia Tatone
Si accende la campagna elettorale di Casaluce, dove si andrà al voto dopo due mandati del sindaco uscente Nazzaro Pagano. Pagano con la sua coalizione di maggioranza cederà il passo ad Antonio Tatone, poliziotto che ha ricoperto la carica di assessore ai lavori pubblici. A fronteggiarlo sarà, almeno per il momento, Pasquale Bruno, infermiere e consigliere di minoranza che ha annunciato già alcuni mesi fa la sua candidatura a sindaco. Per il resto, non si sono fatti avanti altri aspiranti alla carica, anche se proprio la scorsa domenica ha inaugurato la propria sede il movimento “Casaluce adesso”, proposto dal sempre effervescente Nicola Colella e dagli ex sostenitori di Pagano che, seppure eletti all’interno della sua coalizione, hanno poi deciso di prenderne le distanze durante il primo mandato. Non si hanno notizie di cosa deciderà invece Francesco Luongo, che alle ultime elezioni fu candidato alla carica di sindaco. Per gli oppositori politici, l’esperienza targata Pagano, è stata del tutto fallimentare.
Asilo nido e scuola elementare
Di tutt’altro avviso ovviamente il sindaco uscente: “ Per me aver tagliato il traguardo dei dieci anni – afferma Pagano- è già uno straordinario risultato, visto il numero crescente di esperienze amministrative che vedono la fine anticipata per un motivo o per un altro”. Il primo cittadino ritiene di aver “fatto un buon lavoro, certo – ammette – tanto di più si sarebbe potuto fare, ma non è stato facile visto il periodo difficile, con un radicale taglio di fondi per i Comuni”. Pagano è particolarmente orgoglioso “dell’asilo nido e della scuola elementare che sarà realizzata e per la quale io ho messo la prima pietra e Antonio Tatone metterà l’ultima”. Pagano sarà candidato con Tatone sindaco, “non solo per un fatto affettivo nei confronti di Antonio, ma anche perché credo che il nostro progetto politico meriti”. Il rimpianto di Pagano? “Non aver avuto la facoltà di portarmi dirigenti e dipendenti, cosa che dovrebbe essere consentita ai sindaci per rispondere pienamente delle proprie azioni”, ha risposto il sindaco che, sulle casse del Comune, si dice “ soddisfatto perché nonostante il pre – dissesto, ho lasciato l’ente in condizioni floride”. La più grande soddisfazione però Pagano la esprime sul fatto di non aver mai avuto nessun problema con la Giustizia: “In dieci anni non ho mai avuto neanche un avviso di garanzia e di questo sono fiero, certo poi, per carità, stiamo sempre sotto il cielo!”.