Dagli scivoloni sull’aborto e sugli “immigrati che mangiano gli animali degli americani”, il tycoon ha spesso prestato il fianco agli attacchi della candidata dem durante l’acceso confronto televisivo di Abc. Le reazioni e il post dibattito
Il panorama politico americano continua ad essere molto complicato e fortemente divisivo in vista delle presidenziali di novembre, con il confronto televisivo tra l’ex presidente Donald Trump e la vicepresidente Kamala Harris andato in onda nella serata del 10 settembre su Abc che ha aizzato nuove polemiche. Al quale si sono aggiunte le dichiarazioni del tycoon post duello, quando intervistato a Fox&Friends si è scagliato anche contro la pop star Taylor Swift, rea di aver pubblicato un post su Instagram in cui dichiarava il suo sostegno a Harris, ma anche parlando di un “dibattito truccato”.
Il dibattito tra Kamala Harris e Donald Trump ha toccato numerosi temi di grande importanza per gli elettori americani. Dall’economia alla politica estera, dall’aborto all’immigrazione, i due candidati si sono confrontati su questioni cruciali, evidenziando profonde differenze nelle loro visioni per il futuro del Paese. Harris ha cercato di presentarsi come la leader di una “nuova generazione”, sottolineando il bisogno di “voltare pagina” e distanziandosi in alcuni casi dalle politiche dell’amministrazione Biden. “Non sono né Biden né Trump, sono la leader di una nuova generazione”, ha dichiarato con fermezza.
Trump, dal canto suo, ha mantenuto il suo stile di attacco, definendo Harris “marxista” e accusandola di voler distruggere il Paese con politiche “folli”. Tuttavia, la sua performance è stata caratterizzata da momenti di nervosismo e confusione, soprattutto sul tema dell’aborto, dove ha fatto una serie di affermazioni controverse. Una su tutte quella secondo cui gli “immigrati mangiano gli animali domestici degli americani”, una teoria complottista a suo tempo rilanciata dal suo vice Jd Vance. Harris, invece, ha mantenuto la calma, rispondendo con fermezza e precisione, specialmente quando ha attaccato Trump sulle sue politiche fallimentari riguardo alla Cina, all’Afghanistan e al Covid-19.
Durante un’intervista con Fox News, Donald Trump ha espresso la sua frustrazione riguardo al primo dibattito televisivo tra lui e Kamala Harris, dichiarando senza mezzi termini che l’intero evento è stato “truccato”. Secondo l’ex presidente, la rete televisiva Abc, che ha moderato il dibattito, ha favorito la vicepresidente, evidenziando come “correggevano tutto ma non lei”. Le sue parole hanno trovato eco nei suoi sostenitori, che da tempo denunciano un presunto squilibrio mediatico nei confronti dei candidati repubblicani. Il tycoon ha inoltre evidenziato la disparità numerica tra lui e i suoi avversari durante l’evento, affermando che si trattava di una battaglia “tre contro uno”, con i moderatori di Abc News che, a suo avviso, si sarebbero schierati apertamente dalla parte della Harris.
A far infuriare Trump non è stato solo il dibattito in sé, ma anche il recente endorsement pubblico di Taylor Swift per Kamala Harris. La pop star ha dichiarato il suo sostegno alla vicepresidente, scatenando la reazione dell’ex presidente. Trump ha attaccato direttamente la cantante, affermando che Swift “pagherà il prezzo” per essersi schierata a favore di Harris. Le parole dell’ex presidente sono state particolarmente dure: “Non ero un fan di Taylor Swift… è una persona molto liberale. Sembra che appoggi sempre un democratico, e probabilmente ne pagherà le conseguenze sul mercato”. Il riferimento alle “conseguenze” ha suscitato reazioni contrastanti, con i fan della cantante che si sono affrettati a difenderla sui social media, mentre i sostenitori di Trump hanno appoggiato il loro leader nel criticare l’artista.
Nonostante la sua retorica aggressiva, Trump ha lasciato intendere che potrebbe non partecipare a un secondo dibattito con Kamala Harris. “Non so se voglio farne un altro”, ha dichiarato, lasciando intendere che le sue perplessità siano legate alla percezione di un’ingiustizia sistematica nel modo in cui i dibattiti vengono condotti.
Le tensioni tra i due candidati sono palpabili, e la possibilità di un secondo confronto televisivo sembra al momento incerta, nonostante Kamala Harris abbia immediatamente chiesto un nuovo dibattito. Questo atteggiamento proattivo della vicepresidente sembra indicare una maggiore sicurezza rispetto a Trump, che invece ha espresso ripetutamente insoddisfazione per le modalità del confronto.
Nonostante il clima teso della campagna elettorale, Kamala Harris e Donald Trump si sono trovati faccia a faccia durante le celebrazioni dell’11 settembre a Ground Zero, a New York. In quell’occasione, i due si sono stretti la mano, un gesto che ha colpito l’opinione pubblica, considerando le asprezze del dibattito politico. Harris era al fianco del presidente Joe Biden e del leader dei democratici al Senato Chuck Schumer, mentre Trump era accompagnato dal suo vice J.D. Vance. Alla cerimonia hanno partecipato anche personalità di spicco come l’ex sindaco di New York, Michael Bloomberg, e Rudy Giuliani, storico alleato di Trump.
Le celebrazioni dell’11 settembre rappresentano ogni anno un momento di unità per il popolo americano, e quest’anno non è stato diverso. Il presidente Joe Biden ha postato un messaggio su X (precedentemente noto come Twitter) in cui ha dichiarato: “Non dimenticheremo mai”, rendendo omaggio alle vittime degli attacchi terroristici del 2001. Kamala Harris, in una nota ufficiale, ha sottolineato l’importanza di ricordare “le anime perse nell’odioso attacco dell’11 settembre” e ha invitato il Paese a riflettere su “quello che ci unisce”.
Anche Elon Musk, il magnate di Tesla e SpaceX, ha voluto dire la sua, intervenendo nel dibattito politico con una dichiarazione piuttosto insolita. Secondo Musk, il successo delle missioni spaziali americane, in particolare quelle su Marte, potrebbe dipendere dall’esito delle elezioni presidenziali. “Trump vuole una commissione governativa sull’efficienza per consentire che vengano fatte grandi cose, Kamala no”, ha scritto su X, aggiungendo: “Non raggiungeremo mai Marte se Kamala vince”.
Le parole di Musk riflettono una preoccupazione diffusa tra alcuni imprenditori e innovatori americani, che temono che un cambiamento nell’amministrazione possa rallentare o bloccare i progressi tecnologici del Paese.
Le ripercussioni del dibattito non si sono fatte attendere anche sul piano economico. Il gruppo mediatico di Trump, Truth, ha subito un pesante calo a Wall Street, registrando una perdita del 16% subito dopo il dibattito. Si tratta del peggior calo del gruppo dal mese di giugno, e gli analisti hanno attribuito questa flessione alla crescente incertezza politica intorno all’ex presidente e alle sue posizioni divisive.
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