La felicità non si può regalare a nessuno. Però, è qualcosa che ai più piccoli si può insegnare, cosicché crescano felici
Se è vero che la felicità è un qualcosa che non si può regalare a nessuno, è anche vero che ai bambini la si può insegnare. Secondo Edward Hallowell, psichiatra e autore di The Childhood Roots of Adult Happiness, i bambini un po’ troppo viziati hanno maggiori probabilità di diventare adolescenti annoiati, cinici e infelici. Ed è sempre Edward Hallowell a dare nove consigli per aiutare i piccoli a crescere felici. Vediamo quali sono.
Imparare a leggere le emozioni dei propri bimbi
I nostri bambini non hanno problemi a farci capire quando sono felici o quando sono tristi. Quando è contento e felice, sorride, gioca, fa domande, mostra interessi. Così come quando è triste: piange o appare annoiato e ha bisogno di più attenzioni. È fondamentale, quindi, per un genitore conoscere le emozioni dei propri bambini. Così si sentirebbero protetti e capiti.
Divertirsi insieme
Bisogna giocare e divertirsi con loro. Il motivo? Il gioco crea gioia e permette a noi adulti di capire quale sia il preferito del nostro bambino. Quindi, bisogna sedersi accanto a loro e giocare. Già così loro si sentiranno felici.
Aiutarli ad affinare i loro talenti
È felice chi impara un’abilità. Questo è quello che dice anche Edward Secondo Hallowell. Ad esempio, quando il bambino prova più volte a lanciarvi una palla, impara dai suoi errori, impara la tenacia e la disciplina, e poi sperimenta la gioia di avere successo attraverso i suoi stessi sforzi.
Creare abitudini sane per i più piccoli
Bisogna insegnare ai più piccoli ad avere delle abitudini sane. Come, ad esempio, dormire a sufficienza, fare esercizio fisico e seguire una dieta sana. Oltre che dare a nostro figlio anche il tempo per correre all’aperto: lo aiuterà con i suoi stati d’animo e le sue emozioni. Invece, quando si tratta di cibo, bisogna capire la connessione con il proprio figlio. Solo così alcuni genitori scoprono che lo zucchero può dare al bambino energia, ma che può anche causare sbalzi d’umore e comportamenti aggressivi.
Lasciare che provino a risolvere i loro problemi
Qui molti genitori sbagliano tantissimo. I bambini hanno bisogno di imparare a tollerare un po’ di angoscia. Bisogna lasciarli duellare con la vita perché hanno bisogno di capire da soli come affrontare i problemi. Anche perché così facendo vivono una varietà di esperienze. Il compito dei genitori non è risolvere i problemi del figlio, ma aiutarli a trovare una soluzione da soli.
Consentire loro di essere tristi o arrabbiati
Questo è un consiglio molto importante. I nostri figli devono avere il diritto di essere tristi o arrabbiati. Anche perché i piccoli devono capire che è normale, in alcune circostanze, essere infelici, tristi o annoiati. Impareranno così a regolare i propri sentimenti.
Bisogna ascoltarli
Secondo Edward Hallowell il miglior modo per sapere se vostro figlio è felice è semplice: ascoltatelo. “Chiedo così tanto ai miei figli se sono felici che spesso alzano gli occhi al cielo. Ma è il modo migliore per far loro sapere che sono interessato”, le parole dello psichiatra. Non bisogna neanche pressarlo a raccontare cosa gli è successo. Sarà lui stesso a parlarne, magari spiegando cosa è accaduto nei giorni precedenti. L’importante è che sappia ci sia qualcuno ad ascoltarlo.
Insegnare loro a pensare agli altri
È fondamentale che sappiano come aiutare gli altri e che si debba pensare agli altri. Già il gesto di aiutare ci rende felici perché, appunto, aiutare qualcuno dà un beneficio anche a noi. I bambini non lo sanno e non sanno come fare. Tocca a noi adulti insegnare tutto questo. Da soli, con il passare del tempo, si accorgeranno che si sta meglio nel pensare agli altri e cercare di dargli una mano.
Bisogna essere dei modelli
I bambini hanno bisogno di modelli. Nel bene e nel male percepiscono gli stati d’animo dei genitori. In sostanza, quando il proprio genitore sorride, anche il figlio lo fa. Quindi, bisogna creare dei modelli per i propri bambini. Che attenzione, non significa dover nascondere le emozioni negative. Anche in questo caso, attraverso il nostro comportamento, il bambino può capire che la tristezza fa parte della vita e che si possono sempre trovare aspetti positivi.
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