Harris vs Trump, cos’è lecito aspettarsi dal dibattito televisivo?

Il primo (e forse unico) faccia a faccia tra i due candidati inizierà alle 21 di martedì 10 settembre (perlomeno in Italia). Sarà un’occasione importante per influenzare gli umori dell’elettorato

L’attesa è quasi finita: nella notte tra martedì 10 e mercoledì 11 settembre si svolgerà a Filadelfia il primo (e probabilmente unico) dibattito televisivo tra la candidata democratica Kamala Harris e l’ex presidente Donald Trump. Negli Stati Uniti il dibattito inizierà alle 21 (le 3 di notte in Italia) e sarà trasmesso dall’emittente Abc. Si tratta di un appuntamento importantissimo in vista delle elezioni presidenziali del 5 novembre, soprattutto considerando le conseguenze drastiche del precedente faccia a faccia tra il presidente Joe Biden e Trump, che hanno portato il primo a rinunciare all’idea di presentarsi di nuovo alle urne. L’ex procuratrice generale della California e il tycoon faranno di tutto per mettersi in difficoltà a vicenda, ben consapevoli che un eventuale scivolone di uno dei due potrebbe far spostare l’ago della bilancia in modo non trascurabile.

Harris si aspetta degli attacchi personali da parte di Trump

In una recente intervista radiofonica, Harris ha dichiarato di aspettarsi “menzogne e attacchi personali” da parte di Trump, come già avvenuto in passato nel corso di dibattiti con altri avversari politici (tra cui Hilary Clinton). La vicepresidente è ben consapevole che il tycoon non risparmierà alcun colpo basso ed è preparata a dipingerlo come un “uomo che si batte per i propri interessi, non per gli americani”. Harris, al contrario, vuole puntare sull’unità del Paese, che negli ultimi anni ha avuto a che fare con un numero sempre crescente di divisioni interne. In vista del confronto televisivo, la candidata democratica ha passato quattro giorni ad allenarsi con dei dibattiti simulati all’interno di un hotel di Pittsburgh.

Dal canto suo, Trump ha sfruttato i social per accusare Harris di svariati problemi che gli Stati Uniti hanno dovuto affrontare durante la presidenza Biden, tra cui il catastrofico ritiro dall’Afghanistan e “l’invasione” dei migranti. Ha poi minacciato “lunghi anni di prigione” per chi imbroglierà nelle elezioni, riprendendo uno dei suoi cavalli di battaglia. Come Harris, anche Trump si è allenato in vista del dibattito, ma ha anche concesso varie interviste alle emittenti televisive.

Come si svolgerà il confronto televisivo?

Il dibattito durerà un’ora e mezza, sarà moderato dai giornalisti di Abc David Muir e Linsey Davis e seguirà delle regole ben precise. Per esempio, tutti i microfoni presenti sul palco saranno disattivati a eccezione di quello del candidato che sarà autorizzato a parlare, in modo che non ci siano sovrapposizioni o interruzioni capaci di rendere il confronto difficile da seguire. Trump e Harris dovranno restare in piedi sul palco e non avranno a disposizione appunti o foglietti dai quali prendere spunto. Non mancherà, inoltre, un gruppo di giornalisti che presenzierà per ascoltare eventuali dichiarazioni rilasciate off the record.

All’inizio del dibattito, i moderatori presenteranno i candidati, poi faranno loro una domanda. Trump e Harris avranno due minuti a testa per rispondere, dopodiché ci saranno confutazioni di un minuto ed eventuali risposte alle confutazioni stesse. I candidati non potranno farsi domande a vicenda e non saranno a conoscenza degli argomenti del confronto prima dell’inizio dello stesso. Sembra comunque probabile che alcuni dei temi che saranno toccati riguarderanno i diritti civili (con un particolare occhio di riguardo per l’aborto), l’immigrazione, l’economica e le guerre in corso a Gaza e in Ucraina.

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