Guerra di camorra: ‘Cicciariello’ mandante dell’omicidio di Raffaele Lubrano

Francesco Schaivone detto Cicciariello è accusato di essere il mandante dell’omicidio di Raffaele Lubrano detto ‘Lello’, ucciso a Pignataro Maggiore.

I carabinieri del nucleo investigativo di Caserta hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare, emessa dal Tribunale di Napoli su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia partenopea nei confronti di Francesco Schiavone, detto Cicciariello, nato a Casal di Principe il 6 gennaio 1953, già detenuto presso la Casa Circondariale di Novara, perché ritenuto mandante dell’omicidio (aggravato dal metodo mafioso) di Raffaele Lubrano detto ‘Lello’, figlio del capo clan Vincenzo, avvenuto a Pignataro Maggiore il 14 novembre 2002.

Omicidio Lubrano: i fatti

L’omicidio Lubrano è da inquadrarsi nella guerra di camorra tra i clan dei Casalesi e quello dei Lubrano-Ligato per la supremazia sul territorio di Pignataro maggiore. Proprio questi interessi criminali hanno fatto scattare una serie di agguati, che avevano permesso alla fazione del clan dei Casalesi di imporre le proprie regole. In quel novembre dle 2002 Lubrano aveva lasciato da poc la sua azienda quando fu affiancato dai killer che hanno esploso più colpi d’arma da fuoco. L’uomo per cercare di salvarsi aveva provato a invertire la marcia, ma i killer lo hanno raggiunto ed ucciso quando si trovava nei pressi del centro abitato di Pignataro Maggiore. Dopo l’omicidio i killer hanno abbandonato l’Alfa Romeo (risultata rubata) su cui viaggiavano e si sono dileguati nei pressi di Pastorano.

La misura cautelare è stata emessa al termine di una mirata attività d’indagine e di riscontro, avviata nel 2019, che ha consentito di accertare il coinvolgimento del sopra indicato Schiavone nell’omicidio Lubrano. In particolare si è provveduto a connettere le numerose e convergenti dichiarazioni rese da importanti e qualificati collaboratori di giustizia con le risultanze acquisite in occasione delle investigazioni svolte nell’immediatezza dell’omicidio, che hanno condotto alla recente condanna di Vincenzo Schiavone ‘o Petillo per il medesimo fatto.

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