Oggi, 22 giugno, si celebra la Giornata Mondiale della Foresta Pluviale. Ecco tutte le curiosità su questa ricorrenza e alcuni spunti su come preservare il bioma
Il 22 giugno di ogni anno si celebra la Giornata Mondiale della Foresta Pluviale, un evento globale istituito per aumentare la consapevolezza sull’importanza vitale delle foreste pluviali e per promuovere azioni concrete per la loro protezione. Le foreste pluviali, con la loro straordinaria biodiversità e il loro ruolo fondamentale nel mantenimento dell’equilibrio climatico del pianeta, sono tra i tesori naturali più preziosi e allo stesso tempo più minacciati della Terra. Ma vediamo tutto ciò che c’è da sapere su questa giornata così importante.
Le foreste pluviali sono essenziali per la nostra sopravvivenza, ma le stiamo perdendo a un ritmo allarmante: un’area di foresta grande quanto sette campi da calcio scompare ogni 15 secondi a causa della crescente domanda di legnami pregiati e della conversione delle foreste in pascoli o piantagioni di soia e palma da olio. La prima Giornata Mondiale delle Foreste Pluviali è stata inaugurata il 22 giugno 2017 da Rainforest Partnership come sforzo collaborativo per sensibilizzare e promuovere azioni volte a proteggere le foreste pluviali di tutto il mondo. Rainforest Partnership si impegna nella protezione e rigenerazione delle foreste pluviali tropicali attraverso progetti comunitari nell’Amazzonia.
Le foreste pluviali coprono circa il 6% della superficie terrestre e ospitano oltre il 50% delle specie viventi del pianeta. Questi ecosistemi complessi e ricchi sono cruciali per molte ragioni:
Nonostante la loro rilevanza, le foreste pluviali sono costantemente minacciate dalle attività umane. La deforestazione, principalmente dovuta all’agricoltura intensiva, all’allevamento di bestiame, all’estrazione mineraria e all’urbanizzazione, distrugge ogni anno vaste aree di foresta. Gli incendi dolosi e il disboscamento illegale peggiorano ulteriormente la situazione. La perdita delle foreste pluviali non solo riduce la biodiversità e accelera il cambiamento climatico, ma ha anche conseguenze devastanti sulle comunità locali e sulle economie che dipendono da queste risorse.
La Giornata Mondiale della Foresta Pluviale rappresenta un’occasione per considerare le azioni che possiamo mettere in atto per salvaguardare questi ecosistemi essenziali. Ecco alcune iniziative che ognuno di noi può mettere in pratica.
Gran parte del cibo che consumiamo proviene da terre deforestate per il pascolo e l’agricoltura. Ad esempio, la produzione di carne bovina, soia e olio di palma è tra i principali responsabili della deforestazione nel bacino amazzonico. Fortunatamente, possiamo ridurre il nostro impatto su queste industrie distruttive e diminuire la domanda di tali prodotti. Optare per alimenti e prodotti realizzati in modo sostenibile costringe le aziende a rivedere le loro pratiche. Non è necessario eliminare completamente la carne dalla propria dieta, è sufficiente, infatti, ridurne il consumo o acquistarla da allevamenti locali. Inoltre, con il crescente numero di persone che oggi ne riducono il consumo, le alternative senza carne sono sempre più disponibili.
Optare per prodotti provenienti da fonti sostenibili o realizzati con materiali riciclati può significativamente aiutare a ridurre la deforestazione tropicale. Ad esempio, preferire gioielli fatti con oro riciclato contrasta l’estrazione dell’oro in Amazzonia, una delle cause principali di deforestazione e inquinamento dei fiumi. Un altro consiglio è quello di evitare l’acquisto di legni minacciati come mogano, palissandro ed ebano, preferendo invece legni duri non tropicali. Anche scegliere prodotti di carta realizzati con materiali riciclati o certificati dal Forest Stewardship Council può essere un ottimo modo per dare il proprio contributo alla causa.
I popoli indigeni sono i custodi più efficaci dei loro territori. Acquistare prodotti artigianali ed equosolidali realizzati da loro è un modo significativo per proteggere le foreste pluviali. Tuttavia, è importante sapere da chi acquistare per evitare di sostenere aziende che sfruttano culturalmente queste comunità. Per farlo è bene verificare le pratiche lavorative e la posizione delle aziende sui diritti dei popoli indigeni. La soluzione ideale è comprare direttamente da aziende di proprietà indigena o tramite servizi come Ten Thousand Villages, che vendono prodotti eticamente realizzati da comunità indigene e a basso reddito in tutto il mondo. Inoltre, un consiglio utile è quello di considerare l’ecoturismo per sostenere economicamente queste comunità, scegliendo tour di proprietà e gestione indigena.
Affrontare la crisi climatica richiede sforzi su tutti i fronti per ridurre le emissioni di carbonio e promuovere uno sviluppo sostenibile. Anche se può sembrare un’impresa difficile, ogni individuo può contribuire riducendo la propria impronta di carbonio. Ecco alcune azioni che ognuno di noi può intraprendere:
Informare noi stessi e gli altri sull’importanza vitale delle foreste pluviali e sui pericoli che le minacciano è il primo passo verso l’attuazione del cambiamento.
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