Oggi, 22 maggio, si celebra la Giornata Mondiale della Biodiversità. Ecco tutto quello che c’è da sapere a riguardo
Ogni 22 maggio viene celebrata la ricorrenza della Giornata Mondiale della Biodiversità, un importante avvenimento che viene sponsorizzato dalle Nazioni Unite e da tutte le organizzazioni che si occupano di ambiente, per cercare di porre al centro dell’attenzione il problema della conservazione della biodiversità. Istituita dalle Nazioni Unite nel 2000 con la Risoluzione 55/201, la Giornata Mondiale della Biodiversità mira ad aumentare la comprensione e la consapevolezza delle problematiche legate alla biodiversità e a commemorare l’adozione del testo della Convenzione sulla Diversità Biologica (CBD), approvata a Nairobi, in Kenya, il 22 maggio 1992 e firmata a Rio de Janeiro il 5 giugno 1992. La Convenzione sulla Diversità Biologica è uno strumento legale internazionale volto a “conservare la diversità biologica, utilizzare in modo sostenibile i suoi componenti e condividere equamente i benefici derivanti dall’uso delle risorse genetiche”. Questo trattato è stato ratificato da 196 nazioni e il suo obiettivo principale è quello di promuovere azioni che conducano a un futuro sostenibile. Ma vediamo tutto quello che c’è da sapere su questa giornata.
Sul pianeta Terra vivono 8 miliardi di persone: questo traguardo impressionante è stato raggiunto a novembre del 2023 e, per quanto possa sembrare rilevante, rappresenta solo una minima frazione della diversità che il mondo naturale terrestre offre. Infatti, secondo le stime degli scienziati, sul nostro pianeta convivono pacificamente tra le 3 e le 30 milioni di specie, tra piante e animali. Se si moltiplicano questi numeri per ogni singolo esemplare, si raggiungono cifre difficili anche solo da concepire. Tuttavia, basta una sola specie, quella umana, nemmeno la più numerosa, per mettere a rischio tutte le altre. Per questo motivo, è più importante che mai ricordare la Giornata Internazionale della Biodiversità, organizzata dalle Nazioni Unite ogni 22 maggio. Ma cos’è, esattamente, la biodiversità?
Ogni organismo vivente, dagli animali della giungla alle sequoie californiane, passando per batteri e insetti, contribuisce alla biodiversità, che rappresenta la straordinaria varietà di organismi presenti sul pianeta Terra.
Questo include anche le creature minuscole spesso dimenticate, ma fondamentali per il ciclo naturale. Per esempio, gli animali impollinatori come le api (insieme a certe specie di uccelli e altri) giocano un ruolo essenziale nella fecondazione delle piante, trasportando il polline e permettendo così ai gameti maschili delle piante di incontrare quelli femminili. Pensare che questi piccoli insetti ci forniscano solo miele, propoli e pappa reale sarebbe riduttivo. Comprendere come ogni essere vivente rappresenti un tassello fondamentale del nostro ecosistema è cruciale per apprezzare le interconnessioni tra gli elementi naturali e per tutelare la salute umana, spesso trascurata.
La tutela della biodiversità rappresenta una preoccupazione condivisa a livello globale. La CBD (Convention on Biological Diversity) si occupa della biodiversità a tutti i livelli: dagli ecosistemi alle specie e alle risorse genetiche. Include anche le biotecnologie, tramite il protocollo di Cartagena sulla biosicurezza, e abbraccia tutti i settori direttamente o indirettamente legati alla biodiversità e al suo impatto sullo sviluppo, come la scienza, la politica, l’educazione, l’agricoltura, gli affari e la cultura.
L’organo decisionale della CBD è la Conferenza delle Parti (COP), che promuove l’attuazione della Convenzione attraverso le sue decisioni prese durante le riunioni periodiche.
La biodiversità rappresenta un diritto umano in quanto influisce sui diritti alla vita, alla sicurezza, alla salute, al cibo, alla cultura e al lavoro.
Il tema di quest’anno è “Sii parte del piano“, un chiaro segnale di allerta per tutti coloro interessati alla biodiversità, ma anche per coloro che non si sentono così responsabili del mantenimento della stessa, affinché adottino una serie di misure per risolvere problemi già noti e attuare il Quadro Globale di Biodiversità Kunming-Montreal, conosciuto anche come Piano per la Biodiversità. Attraverso iniziative come queste, la comunità internazionale cerca di mobilitare Governi, popolazioni indigene, comunità locali, organizzazioni non governative, legislatori, imprese e individui verso un obiettivo comune, che è più realizzabile di quanto si potrebbe pensare. La popolazione generale è invitata a modificare le proprie abitudini verso uno stile di vita più sostenibile, riducendo il consumo di carne, privilegiando alimenti stagionali, riducendo gli sprechi alimentari, impegnandosi nel compostaggio (per un approccio circolare), limitando l’uso di imballaggi usa e getta e plastiche, e promuovendo in generale la biodiversità locale e indigena.
Nairobi sarà al centro delle celebrazioni della Giornata Mondiale della Biodiversità nel 2024, dato che ospiterà due importanti riunioni degli Organi Sussidiari della Convenzione sulla Diversità Biologica: la ventiseiesima riunione dell’Organo Sussidiario di Consulenza Scientifica, Tecnica e Tecnologica (SBSTTA, 13-18 maggio) e la quarta riunione dell’Organo Sussidiario per l’Attuazione (SBI, 21-29 maggio). Chiunque desideri partecipare alla Giornata Mondiale della Biodiversità ha due opzioni principali: seguire i suggerimenti sopra menzionati per uno stile di vita più verde e sostenibile, o partecipare alle discussioni online utilizzando gli hashtag #BiodiversityDay, #PartOfThePlan e #ForNature.
A partire da oggi, in tutta Italia si svolgeranno eventi dedicati alla Giornata Mondiale della Biodiversità.
In Calabria, ad esempio, il Fai organizza speciali escursioni nella Sila fino al 26 maggio, per permettere a tutti, grandi e piccini, di esplorare un paesaggio ricco di specie animali e vegetali autoctone.
Contemporaneamente, Greenpeace Italia avvierà il progetto “Bosco delle Api“, con l’obiettivo di dimostrare come sia possibile contrastare il declino della biodiversità e promuovere comunità più sostenibili e resilienti attraverso la sensibilizzazione su quale stile di vita adottare. Martina Borghi, responsabile della campagna Foreste di Greenpeace Italia, ha dichiarato: “Il Bosco delle Api non è solo un rifugio per gli impollinatori, ma anche uno spazio di biomonitoraggio aperto a tutti coloro che desiderano esplorare la natura. Oltre a rappresentare una soluzione naturale contro i cambiamenti climatici, questi luoghi diventano centri di incontro, attività didattiche e iniziative culturali, sensibilizzando l’opinione pubblica sull’importanza della conservazione della natura”.
Infine, la Società Speleologica Italiana organizzerà varie iniziative sul territorio per sensibilizzare il pubblico sull’importanza della conoscenza e della protezione della biodiversità nelle grotte. Per l’edizione 2024, l’Italia ha designato il geotritone come Animale di Grotta dell’anno, una specie particolare che si adatta e vive negli ambienti sotterranei.
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