Gemelli campioni di hip hop, la loro vita ai tempi del Coronavirus

Com’ è cambiata la vita di Carmine ed Elpidio Patricelli, i gemelli di Orta di Atella campioni dell’hip hop italiano

Campioni di hip hop, da Orta di Atella alla Grande Mela

È diventato virale il video di Claudio, il bambino siciliano che minaccia di farsi la valigia e andare via di casa: emblema della disperazione dei più piccoli, sfiniti dall’isolamento. La quarantena ha cambiato la vita di tutti, dei giovani ancora di più. Ma che succede quando i ragazzi sono anche degli atleti, abituati fino a ieri a dividersi tra scuola e allenamenti pressoché quotidiani? Ne sanno qualcosa Carmine ed Elpidio Patricelli, sedici anni, campioni dell’hip hop italiano. L’anno scorso, i due gemelli di Orta di Atella hanno partecipato, all’“International Dance Competition”, un’importante competizione internazionale, tenutasi a Firenze, dove hanno gareggiato contro ballerini provenienti da tutta Europa, guadagnando il primo posto nella categoria “Hip hop and urban dance duo junior” ed una borsa di studio per New York. Nella Grande Mela, i due ragazzi, accompagnati dal loro maestro, Massimiliano Balestra, hanno frequentato prestigiose accademie, come la Broadway Dance center e la EXPG.

“Ci alleniamo da soli, ma ci mancano le lezioni”

Come tutti i ragazzi italiani, i gemelli Patricelli sono a casa dal 4 marzo. Com’è cambiata la loro vita? “Prima del coronavirus- raccontano- la mattina ci alzavamo presto per andare a scuola, a Caserta (i ragazzi frequentano l’Its Buonarroti di Caserta, ndr) mentre il pomeriggio volava via veloce tra compiti e allenamenti quotidiani, a Napoli, Maddaloni e Succivo a seconda dell’allenamento che ci aspettava ed ogni lezione durava dalle due alle tre ore circa”. Da oltre un mese, tutto questo è sospeso, i ritmi sono molto più lenti, c’è più tempo per riposare, studiare e dedicarsi alla famiglia. Se la scuola si è riorganizzata con la didattica a distanza, come si sostituiscono gli allenamenti? “Dopo le lezioni scolastiche, ci alleniamo da soli– raccontano i ragazzi- ma un paio di volte a settimana seguiamo la lezione del nostro maestro, attraverso una diretta Instagram. Certo- ammettono- se fare lezione on line non è lo stesso che andare a scuola, con lo sport è anche peggio”.
Infatti, anche se ad Elpidio mancano soprattutto i manicaretti della nonna e a Carmine le serate con gli amici, su una cosa sono d’accordo entrambi: “Le lezioni di hip hop mancano più di tutto– affermano- insieme ai momenti di condivisione e armonia che si creano nelle sale: momenti di spensieratezza e libertà che, speriamo, tornino il prima possibile”.

Alessandra Cappabianca

ale.cappabianca@gmail.com

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