Erano organizzati per i furti di automobili nell’area del casertano. Questa la scoperta che ha portato i carabinieri del nucleo investigativo del Gruppo di Aversa ad eseguire un’ordinanza di custodia cautelare nel i confronti di 10 persone.
Furti di automobili
L’ordinanza, emessa dal Gip del tribunale di Napoli Nord, ha coinvolte persone residenti nelle province di Napoli e Caserta, per loro l’accusa è di furto aggravato, ricettazione, estorsione, riciclaggio ed impiego di denaro, beni o utilità di provenienza illecita. Le indagini sono partite nel 2017 grazie al rinvenimento di veicoli danneggiati e carcasse di autovetture su fondi agricoli dell’agro aversano. Nel corso della indagini – svolte con l’ausilio di intercettazioni telefoniche, osservazioni e pedinamenti – è stato possibile per gli inquirenti ricostruire un quadro indiziario a carico della banda che era solita commettere furti di automobili, che venivano poi nascoste e smontante in fondi agricoli. I pezzi venivano poi rivenduti sul mercato nero.
Cavallo di ritorno
La stessa banda di 10 persone arrestate per furto di automobili, secondo quanto ricostruito durante le indagini, aveva commessa diversi episodi di estorsioni (il cosiddetta cavallo di ritorno) ai danni di alcune persone, che per riottenere l’automobile rubata avevano dovuto pagare una somma di denaro per poterla riprendere.