Frazione organica dei rifiuti, la Gesia “imbrogliava” anche a Grazzanise

Nuovo sequestro per l’imprenditore Sorbo, procuratore speciale della Gesia spa. La Procura di Santa Maria Capua Vetere gli contesta di aver gonfiato il peso dei rifiuti smaltiti per lucrare dal Comune di Grazzanise.

L’imprenditore Sorbo gonfiava il peso dei rifiuti di Grazzanise

Avrebbe gonfiato il peso dei rifiuti smaltiti per lucrare dal Comune di Grazzanise la differenza tra la quantità reale e quella falsificata. E’ quanto contestato dalla Procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere all’imprenditore Luciano Sorbo, Procuratore Speciale della Gesia S.p.A., azienda specializzata nel settore dello smaltimento rifiuti; Sorbo risponde di truffa aggravata.

Sequestro di 400 mila euro all’imprenditore Sorbo

I carabinieri hanno sequestrato su ordine del Gip quasi 400 mila euro all’imprenditore, somma ritenuta provento illecito del raggiro. L’ufficio inquirente diretto da Maria Antonietta Troncone aveva già contestato a Sorbo lo stesso tipo di truffa sulla pesa ai danni dei Comuni di Vitulazio e Bellona (anni 2013-2015), dove la Gesia gestiva il servizio smaltimento rifiuti, e poi di quello di Santa Maria Capua Vetere. Ora è emerso il raggiro anche ai danni di Grazzanise. Il sistema illecito – hanno accertato gli inquirenti – veniva attuato modificando i dati inerenti i quantitativi del rifiuto assegnato dal CER 2001008 (umido/organico) conferito da numerosi comuni della provincia di Caserta allo stabilimento della ditta Gesia di Pastorano; in particolare, mediante l’alterazione del sistema pesatura degli automezzi che arrivavano allo stabilimento, veniva attestato il conferimento di quantitativi di rifiuti di gran lunga superiori a quelli effettivamente trasportati, con aggravio per le casse comunali.

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