Fondi alla Provincia, Magliocca ai 5 Stelle: “Non è merito vostro!”

Più di 4 milioni di euro di fondi alla Provincia di Caserta con il decreto interministeriale che ha destinato a 76 province italiane 250 milioni di euro, dal 2019 al 2033, per la manutenzione di scuole e strade. Magliocca, presidente della Provincia, attacca gli esponenti di M5s: “C’è qualche parlamentare del territorio che si pavoneggia per questo risultato”.

Più fondi alla Provincia

Le risorse sono un segno tangibile dell’attenzione che il governo intende rivolgere a tutte le amministrazioni provinciali – ha affermato il ministro Salvini – La tutela delle comunità locali e la ripresa economica rappresentano una priorità: non a caso questo fondo segue l’erogazione di circa 400 milioni per i Comuni fino a ventimila abitanti. Possiamo e dobbiamo fare di più, ma siamo convinti di aver inaugurato una nuova fase nel rapporto tra governo e comunità locali”. Il presidente della Provincia di Caserta Giorgio Magliocca, ha accolto con entusiasmo l’opportunità: “Il dato positivo è che rispetto all’anno scorso ci sono stati destinati 900 mila euro in più e questo consentirà di intervenire più efficacemente per migliorare strade e scuole del nostro territorio”.

Tutto merito del governo precedente

Magliocca coglie l’occasione al balzo per fare chiarezza sulla questione dei fondi alla provincia di Caserta: “Vorrei far emergere che se oggi si può contare su questo risultato, non è certo per l’impegno ostentato da qualche parlamentare del nostro territorio, visto che semplicemente questo governo ha ratificato il percorso già intrapreso e concluso da quello precedente nell’ambito della conferenza Stato – Città e quindi sarebbe meglio se i parlamentari casertani che abbiamo in maggioranza non si attribuissero meriti appartenenti ad altri”. Il presidente della Provincia ci va giù pesante: “Solo una cosa avevamo chiesto ai nostri rappresentanti casertani in Parlamento e non abbiamo avuto alcuna risposta: avevamo chiesto che passasse un emendamento al Tuel per consentire agli enti in dissesto di poter raggiungere l’equilibrio di bilancio non in cinque, ma in dieci anni dalla dichiarazione di dissesto”. Magliocca sottolinea come raddoppiare lo spazio temporale, avrebbe consentito “maggiore tutela per i creditori, ma soprattutto per gli enti che a partire dall’anno successivo al quinto avrebbero potuto destinare più risorse da spendere a vantaggio dei cittadini”. “Solo questo avevamo chiesto – ha concluso il presidente – era per andare incontro alle esigenze dei cittadini e poter garantire un miglioramento delle condizioni del nostro territorio, ma purtroppo non hanno fatto niente!”.

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