Fino a che età è previsto l’obbligo scolastico in Italia? E in altri Paesi europei?

Quanti anni si devono avere per decidere di lasciare la scuola? E come funziona nel resto d’Italia? Ecco tutto ciò che c’è da sapere a riguardo

La scuola svolge un ruolo cruciale nella nostra società, non solo per l’istruzione ma anche per la formazione delle future generazioni. Frequentare la scuola permette infatti di acquisire le conoscenze e le competenze necessarie per affrontare con successo sia il mondo del lavoro che la vita personale. L’obbligo scolastico è stato introdotto per combattere la dispersione scolastica e assicurare a tutti gli studenti l’apprendimento delle competenze fondamentali. Per obbligo scolastico si intende il periodo durante il quale è obbligatorio frequentare gli istituti educativi, come stabilito dallo stato. Ma quali sono le scuole obbligatorie e fino a quale età è necessario andare a scuola in Italia e nel resto dei Paesi europei? Ecco le informazioni essenziali su questo argomento.

Fino a che età è obbligatorio andare a scuola in Italia e in Europa? Ecco la risposta

“L’istruzione è fondamentale per la vivacità della società e dell’economia europea. L’area europea dell’istruzione punta a offrire alle comunità educative e formative il supporto necessario per adempiere alla loro missione essenziale in tempi complessi e sfidanti“. Queste sono le parole della presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, introdotte nel documento europeo del 30 settembre 2020, redatto durante la pandemia, che mira a creare uno spazio europeo dell’istruzione entro il 2025. L’istruzione, infatti, è un passaggio fondamentale nella vita di ogni essere umano, e per questo motivo presenta alcuni obblighi sia in Italia che nel resto d’Europa. Ecco tutto ciò che c’è da sapere a riguardo.

Obbligo scolastico in Italia e in Europa
Obbligo scolastico in Italia e in Europa | Pixabay @Wavebreakmedia – iReporters

La scuola dell’obbligo in Italia

La durata dell’istruzione in Italia, che va dall’inizio della scuola dell’infanzia fino agli studi universitari, può essere piuttosto estesa. Tuttavia, è importante notare che l’obbligo scolastico non copre tutti i livelli e le fasi dell’istruzione, ma si limita a un numero specifico di anni.

Secondo la normativa attuale, l’obbligo scolastico riguarda i seguenti livelli di istruzione:

  • Scuola primaria (o scuola elementare): comprende un ciclo di cinque anni per bambini di età compresa tra 6 e 11 anni.
  • Scuola secondaria di primo grado (scuola media inferiore): prevede un ciclo di tre anni per ragazzi tra 11 e 14 anni.
  • Scuola secondaria di secondo grado (scuola media superiore): destinata a giovani dai 14 ai 19 anni.

La scuola dell’infanzia, l’Università e i corsi di formazione professionale sono opzionali e non comportano conseguenze legali in caso di mancata frequenza.

In particolare, è obbligatorio che gli studenti completino almeno 10 anni di istruzione scolastica, che coprono generalmente il ciclo delle elementari e della scuola superiore. Questa disposizione è progettata per proteggere coloro che, per motivi come iscrizioni tardive o bocciature, non completano il percorso scolastico standard. In tali situazioni, gli anni di scuola frequentati potrebbero non essere sufficienti per acquisire le competenze di base e i titoli di studio necessari per l’ingresso nel mercato del lavoro.

Cosa succede se non si rispetta quest’obbligo?

I genitori i cui figli non rispettano l’obbligo scolastico possono affrontare conseguenze gravi, anche di natura penale. Recentemente, l’inosservanza dell’obbligo educativo dei minori è stata oggetto di modifiche a seguito del Decreto Caivano. Secondo quanto riportato nella Gazzetta Ufficiale: “Il responsabile dell’adempimento dell’obbligo scolastico che, ammonito ai sensi dell’articolo 114, comma 4, del decreto legislativo 16 aprile 1994, n. 297, non dimostra di garantire l’istruzione del minore o non giustifica l’assenza del minore dalla scuola con motivi di salute o altri impedimenti gravi, o non presenta il minore entro una settimana dall’ammonizione, è punito con la reclusione fino a due anni”.

L’abbandono scolastico è ostacolato dalle severe norme che gli istituti devono seguire. I dirigenti delle scuole primarie e secondarie devono:

  • Verificare che gli studenti dell’ultimo anno abbiano completato la procedura di iscrizione;
  • Contattare i genitori per risolvere eventuali discrepanze;
  • Inviare i dati raccolti al comune di residenza, affinché possano essere comunicati all’Anagrafe nazionale degli alunni;
  • Monitorare la frequenza effettiva degli studenti tramite il sistema Sidi, dedicato al controllo delle presenze;
  • Segnalare eventuali problematiche al comune e ai Centri per l’impiego.

Pertanto, non rinnovare l’iscrizione di uno studente obbligato risulta molto complicato. Tuttavia, se si preferisce non iscrivere i propri figli a una scuola pubblica, esistono comunque alternative.

Come è regolato l’obbligo scolastico nel resto d’Europa?

In Europa, l’età più comune per iniziare l’obbligo scolastico è 6 anni. Tuttavia, in Francia e Ungheria, i bambini iniziano già a 3 anni, mentre in Estonia e Croazia l’obbligo scolastico parte a 7 anni. Circa la metà dei sistemi educativi europei richiede almeno un anno di istruzione preprimaria (livello ISCED 0).

Obbligo scolastico in Italia e in Europa
Obbligo scolastico in Italia e in Europa | Pixabay @davit85 – iReporters

La maggior parte dei paesi prevede che l’istruzione obbligatoria includa anche uno o più anni di scuola secondaria superiore (livello ISCED 3). In alcuni sistemi, l’istruzione obbligatoria può essere offerta a domicilio in particolari circostanze.

In generale, l’istruzione obbligatoria in Europa dura tra i 10 e gli 11 anni e termina intorno ai 15-16 anni. Alcuni paesi hanno una durata più breve, tra gli 8 e i 9 anni, come Estonia, Croazia, Polonia, Slovenia, Albania, Bosnia ed Erzegovina, Liechtenstein, Montenegro e Serbia.

In circa un terzo dei sistemi educativi europei, l’obbligo scolastico si estende oltre i 11 anni, fino ai 18 anni. Inoltre, in quattro Länder tedeschi e in alcuni programmi educativi della Macedonia del Nord, l’obbligo può durare fino ai 19 anni. La durata più lunga si riscontra in Francia, con un obbligo di 15 anni (dai 3 ai 18 anni).