di Fabio Mencocco
La tradizione che si mischia con la religione, la devozione verso Sant’Antonio Abate, un culto quello di ‘Sant’Antuono’ a Macerata Campania, che rappresenta un punto fermo per la cittadina, tanto che la festa in suo onore è diventata patrimonio culturale immateriale e che punta ad ottenere il riconoscimento di patrimonio immateriale dell’umanità
I Bottari e la ‘Pastellessa’
Con circa 1300 percussionisti la città del casertano vanta la più alta densità di suonatori tradizionali d’Europa. I ‘bottari’, sono il fulcro fondamentale della festa, riuscendo ad intessere trame musicali e canore usando come strumenti presi dalle cantine e dai campi come le botti, i tini e le falci. Sono gli stessi bottari che per mesi si impegnano nella costruzione di carri devozionali in legno, trainati da trattori a forma di barche, che sfilano per la città e su cui suonano anche 50 percussionisti che formano la ‘Battuglia di Pastellessa’. Pastellessa (pasta con castagne lesse) che non è solo il piatto tipo locale, ma anche la cadenza intonata dai bottari.
Le sfilate ed i carri
Suoni e musiche che accompagneranno gli eventi anche dei prossimi giorni. Dopo la presentazione ufficiale della ‘Festa di Sant’Antuono edizione 2019’ avvenuta venerdì, con l’annullo filatelico speciale di Poste Italiane per il decennale dell’Associazione Sant’Antuono & le Battuglie di Pastellessa, ci saranno molti eventi che si dirameranno per le strade della città, a cominciare dal 5 gennaio con la benedizione dei partecipanti, mentre la prima sfilata dei 20 carri ci sarà il 12 gennaio, ma è il 17 gennaio, giorno in cui la Chiesa cattolica celebra Sant’Antonio, che ci sarà il vero e proprio culmine della festa con la sfilata dei carri ed i fuochi d’artificio iconografici ispirati alla figura del Santo Protettore degli animali. Il tutto è organizzato grazie al lavoro dei volontari della Parrocchia San Martino Vescovo, dell’associazione Sant’Antuono & le Battuglie di Pastellessa e Comune di Macerata Campania, con il cofinanziamento di Regione Campania – Agenzia Regionale ‘Campania Turismo’. Un lavoro incessante quello dei volontari che per quasi tutto l’anno sono impegnati nell’organizzazione di una degli eventi più attesi in regione Campania. Ma la presenza dell’Associazione Sant’Antuono non si limita al territorio campano, con il riconoscimento dell’Unesco come unica Ong del Sud Italia, i volontari partecipano alle conferenze Unesco ed esportano canti e tradizioni anche a livello internazionale.