Tutti coloro che amano esporsi al Sole in spiaggia devono fare molta attenzione: i raggi solari non sono pericolosi solo per la pelle.
L’esposizione solare breve e controllata porta ovviamente tantissimi benefici al corpo umano, come ad esempio l’aumento del livello della vitamina D o il miglioramento di alcune patologie dermatologiche. Tuttavia, quando l’esposizione diventa prolungata e priva di protezioni tutto cambia improvvisamente: la luce solare può infatti trasformarsi in uno dei principali nemici della pelle. Le potenti radiazioni ultraviolette potrebbero quindi danneggiare gravemente la cute e le altre parti del corpo.
Bisogna inoltre ricordare che i raggi solari, che arrivano fino alla superficie terrestre, sono formati dalla luce visibile per il 37%, dai raggi infrarossi per il 60% e dai raggi ultravioletti (UV) per il 3%. Questi ultimi sono i responsabili dell’abbronzatura e degli eventuali danni alla pelle.
L’intensa radiazione solare non fa male solamente alla pelle umana, ma anche ai sensibili e delicati occhi. Gli esperti consigliano infatti di raddoppiare le visite oculistiche durante la stagione estiva, poiché le ore di Sole sono maggiori. E non solo: tutti coloro che affollano le spiagge in estate entrano in contatto con i piccolissimi granelli di sabbia. Questi ultimi possono ad esempio penetrare all’interno delle palpebre e, di conseguenza, provocare dei danni importanti alla superficie oculare. In questi casi, l’individuo dovrebbe sciacquarsi immediatamente gli occhi con l’acqua o con una soluzione salina. Se i sintomi dovessero persistere, allora si consiglia una visita oculistica.
Ad ogni modo, le lesioni oculari più comuni sono rappresentate dall’alterazione acuta della cornea, dalla congiuntivite e dalla cataratta. Cosa si può fare allora per prevenire questi problemi? Innanzitutto, bisognerebbe indossare gli occhiali da Sole dotati di protezione UV al 100%. In secondo luogo, tutti dovrebbero calcolare il tempo di esposizione solare: la fascia oraria con la più alta concentrazione di raggi UV è quella che va dalle 12:00 alle 16:00. In questo lasso di tempo si consiglia quindi di non esporsi ai raggi solari.
Un altro fattore determinante è la protezione della testa, per mitigare gli effetti dannosi è infatti sufficiente indossare un cappello con visiera. Coloro che assumono abitualmente farmaci devono stare ancora più attenti, poiché gli occhi potrebbero essere più sensibili alla luce, rispetto a chi non prende nessun farmaco. Secondo gli esperti, gli antistaminici, gli antibiotici e gli antidepressivi sono dei farmaci fotosensibili, in grado di aumentare la sensibilità degli occhi.
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