Alessandra Tommasino
Sindaci e tecnici dei comuni della cosiddetta “Terra dei fuochi” accolti dall’ex sottosegretario all’Ambiente Salvatore Micillo.
Si è conclusa da poco la riunione convocata al ministero dell’Ambiente e della Tutela del territorio e del mare dopo l’appello lanciato dai sindaci dell’agro aversano e dall’area napoletana che nelle ultime settimane sta vivendo ancora una volta il dramma dei roghi dei rifiuti. Il sindaco di Orta di Atella, Andrea Villano, ha scritto un post su Facebook nel quale, a nome di altri colleghi, ha sintetizzato l’esito dell’incontro. “Abbiamo chiesto al nuovo governo di dare un segnale forte alla popolazione della terra dei fuochi e di mettere subito all’ordine del giorno interventi mirati e speciali, anche di tipo legislativo, per la nostra terra”, ha informato. Intanto l’ex sottosegretario Salvatore Micillo, che ha ricevuto la delegazione, ha garantito che si attiverà presto per chiedere al nuovo ministro dell’Interno maggiori risorse e mezzi per controllare il territorio. La direzione generale del Mattm si è resa disponibile, inoltre, alla formazione di un tavolo tecnico di confronto permanente con i Comuni.
L’assessore all’Ambiente della Campania Fulvio Bonavitacola si è rivolto ai sindaci, sottolineando che con l’ente d’ambito i poteri passano a loro. “Siete voi che dovete prendere in mano la situazione”, ha detto Bonavitacola, aggiungendo: “Il ministero dell’interno non può pensare che il problema lo risolviamo noi, perchè sono necessarie risorse per contrastare un fenomeno di radicamento delle filiere lavorative in nero”.
Alla riunione ha partecipato anche il dirigente della Provincia di Caserta Gianni Solino, che ha sottolineato l’esigenza di “riprendere il servizio delle guardie ambientali volontarie, rafforzandone il ruolo”.
Il responsabile del settore Ambiente del Comune di Casal di Principe, Vincenzo Cenname, presente all’incontro con l’assessore Mirella Letizia, ha anche acceso i riflettori sui costi di smaltimento dei rifiuti abbandonati nelle periferie che vengono puntualmente caratterizzati come rifiuti pericolosi con un notevole aumento del guadagno per le ditte che smaltiscono e un danno economico agli enti locali.
La riunione avrebbe dovuto prevedere solo la presenza di tecnici e una piccola delegazione di sindaci, ma le fasce tricolori sono volute essere quasi tutte presenti al Ministero per portare le proprie istanze in modo diretto. I sindaci erano così ansiosi di dare notizia dell’incontro sui social che già mentre si discuteva della tematica dei roghi, sono comparsi i primi post su Facebook. Insomma, una specie di gara a chi scriveva e postava i selfie .
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