Emergenza rifiuti a Villa di Briano. Il primo cittadino Luigi Della Corte si rivolge ai cittadini dalla sua bacheca Facebook e, a sorpresa, interviene il presidente della società Senesi Rodolfo Briganti.
Il sindaco di Villa di Briano Luigi Della Corte ha scritto sulla sua bacheca Facebook una lettera ai cittadini per comunicare che il rallentamento della raccolta è stato causato “dalla chiusura improvvisa di alcune piattaforme per lo stoccaggio della frazione umida urbana e dal fatto che molti altri centri hanno ridotto il quantitativo ritirabile per ogni comune, senza contare i problemi allo Stir di Santa Maria Capua Vetere”.
Il primo cittadino ha puntato i riflettori sulla società di raccolta: “Di fronte a una situazione già grave, subiamo un ulteriore danno che si aggiunge alla beffa, il nostro Comune insieme a tutti gli altri Comuni serviti dalla ditta Senesi spa si è trovato improvvisamente a ricevere un comunicazione che ci invitava a prendere provvedimenti celeri, in quanto la società era posta in liquidazione”. Della Corte ha anche spiegato che a breve sarà indetta la nuova gara per l’affidamento del servizio e che intanto è stata prevista una gara ponte per un espletamento provvisorio del servizio.
A sorpresa sulla bacheca di Della Corte, è intervenuto il presidente della Senesi Rodolfo Briganti, che rivolgendosi al primo cittadino, ci ha tenuto a precisare che la società “non è affatto in liquidazione, ha presentato una domanda di concordato in continuità lavorativa e questo perché molte amministrazioni, compresa quella da Lei rappresentata, ha un cronico ritardo nei pagamenti dei canoni relativi al servizio reso. Questo fattore unito agli altri da Lei rappresentati – aggiunge Briganti – ha generato la situazione di difficoltà nella raccolta, non certamente la falsa e fuorviante notizia della inesistente liquidazione. Per dovere di verità!”.
Non è mancata la controreplica del sindaco che ha scritto: “La sostanza per i cittadini non cambia: il servizio negli ultimi mesi resta inefficiente”. Della Corte ha fatto poi riferimento all’inchiesta giudiziaria nella quale è stata coinvolta la Senesi. “Dopo i fatti accaduti in Sicilia a suo carico, la società è stata posta in mano ai commissari prefettizi e il servizio è ormai inefficiente. Difatti, per quanto riguarda le accuse a noi mosse, tengo a precisare che il comune di Villa di Briano non pecca dei gravi ritardi di pagamento da lei indicati. Infatti mancano solo tre mesi, aprile maggio e giugno e tra l’altro sono già stati scontati in banca dalla Senesi (sconto su fattura). In parole povere queste fatture la Senesi le ha già incassate dalla banca, ed è la banca ad essere ora in attesa dei nostri pagamenti. Resta in sospeso solo la fattura di luglio da incassare, che tra l’altro scade il 31 agosto, e quindi siamo in pieno nei termini, ma essa è oggetto di contestazioni e multe proprio per i disservizi sopra citati. Inoltre anche per il mese agosto, che ancora non è finito (e la fattura non è stata ancora presentata), ci sono contestazioni per il mancato servizio. In definitiva i mesi non ancora incassati sono proprio quelli pieni di contestazioni. Da precisare che anche il servizio di raccolta degli ingombranti, a voi affidato, non funziona da aprile, e siamo stati costretti ad affidarlo ad altra ditta. È evidente che la ditta Senesi non è stata in grado di garantire il servizio ma i pagamenti sono stati ragionevolmente tempestivi”.
Ma Briganti ribatte ancora: “È veramente paradossale affermare che la Senesi abbia avuto anticipate dalla banca le fatture e che il debito rimane tra banca e Comune. È evidente che se il Comune non paga le fatture alla banca la stessa non anticipa la società. Il fido, proprio per le difficoltà finanziarie dell’Ente, è di una fattura, non di tutte. Inoltre, oltre a violare la legge che impone all’Ente il pagamento a 30 giorni, la fattura di giugno non è ancora stata certificata e di conseguenza non è stata messa in coda alla banca! Prima si portano le aziende al dissesto non pagandole e poi si fanno le contestazioni. Un ottimo esempio di buona amministrazione. Potrei citare le volte che vi siete persino dimenticati di fare le ordinanze di proroga lasciando il servizio appeso alla sola nostra buona volontà di proseguire o ricordarle che in tutti questi anni non avete mai provveduto a fare la revisione del canone, obbligatoria per legge ogni anno. Potrei citarle quando siamo stati rispediti a casa con i camion carichi perché non avevate pagato lo Stir. Inoltre un po’ di rispetto me lo merito, le disgrazie possono capitare nel nostro mestiere e per sua informazione, ad oggi sono incensurato. Aspetto fiducioso gli esiti della giustizia”.
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