Elezioni, la corsa a tre con scontri social e manifesti abusivi

Saranno tre i candidati alla carica di sindaco a Casaluce. Oltre ai già annunciati Tatone e Bruno, ci sarà Cutillo.

Lo scenario politico si è ormai delineato. Alla candidatura di Antonio Tatone, assessore ai lavori pubblici uscente e nuovo leader del Movimento civico per Casaluce dopo i due mandati del sindaco Nazzaro Pagano, si è aggiunta ormai da mesi quella di Pasquale Bruno, consigliere di minoranza e per anni con incarichi nel consiglio comunale. Francesco Luongo, che alle ultime elezioni amministrative, si era candidato con la lista “Vivi Casaluce” contro l’attuale primo cittadino, non prenderà parte da protagonista a questa tornata elettorale, almeno tanto risulta al momento.

La new entry Cutillo

La vera sorpresa è arrivata di certo con la candidatura a sindaco di Antonio Cutillo, titolare di una scuola di formazione, che da tempo sta conducendo una durissima battaglia contro il sindaco Pagano. A scatenare il malcontento di Cutillo, è stata la ristrutturazione di un immobile in piazza Statuto, che a suo dire sarebbe stata realizzata in modo difforme rispetto alla normativa vigente. Così, fra denunce e ricorsi al Tar, la diatriba sull’edificio va avanti da un po’ di tempo. Cutillo ha scelto di scendere in campo con la lista “Uniti per cambiare”, per la “necessità di voltare pagina, trasformare i nostri luoghi e le nostre piazze, valorizzare Casaluce e i suoi abitanti”.

Lo scontro social

Alla divulgazione della notizia, non sono mancate le frecciatine del sindaco Pagano che, in questi anni, spesso dimenticando il suo ruolo istituzionale, si è lasciato andare ad un uso dei social tutt’altro che politically correct. Pagano sarà candidato consigliere con Tatone, il quale, sebbene potrà beneficiare del sostegno elettorale dell’ex sindaco, si ritrova anche a gestire una fetta di elettori che lo avrebbero supportato più volentieri se si fosse distaccato da Pagano.

Il dibattito si infuoca intanto e fra un messaggio e l’altro, alla fine Cutillo, rivolgendosi al sindaco, ha perfino utilizzato l’appellativo di “capra”. Intanto a dire la sua, invocato dallo stesso Cutillo, è arrivato anche Tatone, che ha accusato di presunzione i suoi avversari, considerato che “ ancora non hanno i candidati, mentre noi già ne abbiamo presentati buona parte”. Nel frattempo Cutillo ha richiesto al Comune atti relativi ai bilanci di previsione relativi agli ultimi cinque anni e le delibere di giunta per l’approvazione degli schemi di bilancio, con lo scopo di ” approfondire perchè non siano state mantenute le promesse fatte in campagna elettorale” . Nel nome della legalità, parola sempre più abusata delle campagne elettorali, si preannuncia uno scontro molto acceso.

I primi manifesti abusivi

 

 

 

 

 

Se Cutillo si è posto come alternativa, nel suo esordio pubblico, c’è da dire che ha commesso la “leggerezza” di tappezzare alcune aree della città con il suo volto. Di certo l’affissione selvaggia dei manifesti è un fatto consueto nell’agro aversano, ma questo non significa che sia tollerabile nè si può ignorare che il vero segnale di cambiamento passa anche attraverso il rispetto basilare delle regole.

L’immagine di Cutillo che invoca il cambiamento, stride molto con i manifesti affissi sui piloni della superstrada Nola – Villa Literno, sul contenitore degli indumenti e sui pali della pubblica illuminazione. Di certo un errore al quale il candidato, che esprime la fierezza di essere discontinuo rispetto al sistema vigente, porrà rimedio, anche in virtù del fatto di aver pagato regolarmente il bollettino come previsto dal regolamento delle affissioni comunali.

La prassi dei manifesti abusivi non risparmia di certo gli altri schieramenti, visto che anche il Movimento civico per Casaluce non ha di certo fatto ricorso agli spazi regolari quando si è trattato di invitare i cittadini all’aperitivo nella sede di via Serena, al borgo San Lorenzo.

 

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