Casal di Principe cinque anni dopo. In vista del rinnovo del consiglio comunale ed a sei giorni dalla data in cui gli elettori sono chiamati alle urne per elezioni amministrative a Casal di Principe, Margherita Iovine candidata nella lista ‘Casale Rinasce con Renato’ con Renato Natale sindaco, fa il punto della situazione su ciò che è stato negli ultimi cinque anni ed il futuro del paese.
Cinque anni di cambiamento
Margherita Iovine, in cinque anni cosa è cambiato a Casal di Principe?
“Per fare un esempio è come se la città fosse uscita da un bombardamento ed ora comincia a vivere la normalità, questa è l’idea che mi faccio quando penso al punto di partenza ed al punto di arrivo. Ora Casal di Principe è diventata veramente una città normale, ovvero quello che per le altre città era una consuetudine noi lo abbiamo dovuto conquistare e possiamo dire di esserci riusciti. Questo non significa che non ci siano problemi o cose da fare, ma che ora abbiamo una base più solida su cui poggiarci”.
Uno dei modi per uscire da questo bombardamento è stato quello di azzerare l’enorme dissesto finanziario. E’ stato forse questo il più grande obiettivo raggiunto?
“Sicuramente è stato uno dei grandi obiettivi raggiunti. Quando si esce da un dissesto finanziario si viene riabilitati e si può cominciare a lavorare con maggiore serenità. Questo significa poter fare nuove assunzioni, rafforzare gli uffici comunali e venire incontro ai cittadini con maggiori servizi, come i buoni libro o la riduzione della mensa scolastica, ed una diminuzione delle tasse. Inoltre in una situazione di bilancio in ordine l’Ente può programmare e prevedere più serenamente gli investimenti per il futuro”.
“Io credo che l’aspetto finanziario sia sicuramente uno dei grandi temi affrontati e risolti, ma penso che il più grande obiettivo raggiunto sia sicuramente quello legato ad una rinascita culturale. Un paese normale è un paese dove la cultura ha un valore, quello in cui un cittadino casalese non viene più guardato con sospetto. Oggi quando si dice io sono casalese o dell’amministrazione di Casal di Principe si hanno apprezzamenti positivi, perché anche fuori dai confini locali ci si è accorti della rinascita posta in essere in questi anni”.
Un altro aspetto è quello della stabilità amministrativa, a Casal di Principe da 30 anni un’amministrazione comunale non arrivava fine mandato. Potrebbe essere questo un valore aggiunto per la riconferma?
“Sicuramente può essere un punto di forza. Girando per il territorio ci rendiamo conto che i cittadini guardano molto a questo fattore così come alla trasparenza di chi amministra. Elementi che hanno un grande peso nella scelta del candidato da votare”.
In questi cinque anni si è occupata di Entrate, Tributi e Regolamenti cos’è cambiato in questi settori?
“Tanti sono i risultati raggiunti in questi settore, come la riduzione della tassa sui rifiuti. Una serie di riduzioni come quella del 30% per l’unico occupante, provvedimenti che sono stati inseriti all’interno dei regolamenti perché il Comune ci ha creduto veramente ed ha voluto renderli strutturali. Abbiamo previsto agevolazioni Tari per le nuove famiglie e le nuove aziende che si insediano sul territorio, riduzioni fino al 75% sono previste per quelle famiglie con Isee fino a 5 mila euro, mentre si arriva fino al 50% di riduzioni per le famiglie che hanno un portatore di handicap ed un Isee fino a 8 mila euro. Sono state scelte chiare da parte dell’amministrazione guidata da Renato Natale, perché molti di questi sgravi sono a carico del bilancio comunale. In questo contesto non bisogna dimenticare la riduzione dell’Imu e l’azzeramento della Tasi“.
“Molto si è fatto anche per i regolamenti, che pure sono una parte importante perché regolamento il rapporto con l’Ente e danno dei diritti precisi al cittadino. Uno di quelli più apprezzati è quello che regola il rientro delle pendenze comunali. Il cittadino che ha una pendenza con l’Ente ora può decidere di pagare a rate a partire da 30 euro”.
Si guarda al futuro. Se sarete riconfermati cosa si aspetta per il futuro?
“I prossimi cinque anni devono essere quelli del consolidamento del risultati raggiunti, per fare in modo che il paese non torni indietro. Il secondo obiettivo è quello di mettere in evidenza i nostri punti di forza e le nostre peculiarità, mentre l’obiettivo finale deve essere quello di scongiurare definitivamente la possibilità di fare passi indietro, acquisire in maniera solida la normalità e puntare sempre più alla straordinarietà”.