Si tratta di una piattaforma alla quale si può iscrivere per poter liberarsi delle telefonate moleste degli operatori pubblicitari
Sono passati due anni da quando il 27 luglio 2022 è stato attivato il registro delle opposizioni. Di cosa si tratta? Come ricorda il Corriere della Sera è una piattaforma alla quale si può iscrivere per poter liberarsi delle telefonate moleste degli operatori pubblicitari. Invece, due anni dopo le chiamate spam del telemarketing (alquanto fastidiose) non si sono mai fermate. Per alcuni sono addirittura aumentate. C’è di tutto: proposte di nuove tariffe telefoniche, offerte considerate migliori (e imperdibili) per quando riguarda le bollette. Certo, c’è chi non risponde perché vede un numero sconosciuto o un numero privato, ma così facendo rischia di perdersi telefonate realmente importanti.
In sostanza, quindi, il registro delle opposizioni non sta mantenendo la promessa di liberare il nostro numero (fisso o cellulare) dallo spam telefonico. E in questi due anni in molti hanno puntato su questa piattaforma. Infatti, si sono stati registrati 30 milioni di numeri.
A creare questo registro è stato l’allora ministero dello Sviluppo Economico. Si tratta di un servizio quindi pubblico e gratuito e ha l’obiettivo di dare al cittadino un’arma per difendersi dal telemarketing. Come riporta sempre il Corriere della Sera, l’iscrizione del proprio numero a questo registro “annulla i consensi alla pubblicità rilasciati in precedenza”. Quelli che daremo in un momento successivo invece permangono così come quelli dati a un “soggetto con il quale hai un contratto di carattere continuativo”. Ma come si iscrive? Bisogna andare sul sito, entrare con lo Spid o con la Cie, compilare il modulo (da ricordare che si possono inserire fino a cinque numeri di telefono) ed esprimere il “diritto di opposizione”.
E bisogna ricordare un’altra cosa, tenerla bene in mente: l’iscrizione tiene conto di ciò che succede prima, ma non delle autorizzazioni che andremo a dare in un momento successivo, è importante rinnovarla così da annullare i nuovi consenti che eventualmente abbiamo rilasciato. Anche gli operatori, che vogliano utilizzare gli elenchi telefonici per il telemarketing, devono iscriversi al registro delle opposizioni per escludere dalle proprie liste i numeri di telefono dei cittadini che hanno scelto di opporsi al telemarketing in modo automatico. Fino a questo momento sono iscritti 101mila operatori.
Se si utilizzano comunque numeri iscritti al registro delle opposizioni, rischia una sanzione. Le sanzioni possono arrivare fino a 20 milioni di euro o fino al 4% del fatturato annuo dell’azienda. Il problema è identificare questi casi illeciti. Nel caso, come bisogna fare le segnalazioni al Garante per la Privacy? Il Garante per la privacy ha messo a disposizione dei cittadini un modulo per agevolare la lotta al telemarketing molesto. Si possono segnalare le chiamate promozionali automatizzate o con intervento di operatore, ma anche quelle “telefonate mute”, ovvero “chiamate effettuate per finalità commerciali, nelle quali la persona contattata, dopo aver sollevato il ricevitore, non viene messa in comunicazione con alcun interlocutore ma dovrebbe ascoltare una sorta di rumore ambientale (il cosiddetto ‘comfort noise’) che può consistere, ad esempio, in voci di sottofondo, squilli di telefono, brusio”.
L’Autorità garante delle comunicazioni ha creato un nuovo codice di condotta per i call center, teleseller (chi fa attività di marketing), list provider, approvato pochi mesi fa – era marzo – dal Garante per la privacy: “Le società che aderiranno al Codice si impegneranno ad adottare misure specifiche per garantire la correttezza e la legittimità dei trattamenti di dati svolti lungo tutta la ‘filiera del telemarketing’”, si legge. Attenzione: sempre come ricorda il Corriere della Sera, il codice di condotta è stato firmato da tutti i principali operatori telefonici così come dalle più importanti associazioni di call center.
Ma come ottengono il nostro numero? I call center per il telemarketing si avvalgono di liste telefoniche che possono essere acquistate legalmente, ma che possono anche essere recuperate in modo illegale. Ci sono enormi database disponibili online, dove finiscono i nostri numeri di telefono, nella maggior parte dei casi per una nostra disattenzione. Come, ad esempio, essersi iscritti a un servizio senza aver letto una condizione o anche solo barrando una casella sbagliata. Quindi, prestare sempre attenzione quando si danno i propri dati online. Ma cosa fare per contrastare le chiamate fastidiose? Dotarsi di pazienza e di bloccare i numeri di telefono legati al telemarketing, segnalandoli anche al Garante per la privacy.
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